Giovedì, 25 Aprile 2024

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Esperienze di buona sanità

I rischi del post partum e la felice storia di Ilaria

Allattamento
Allattamento

In questi giorni tutti parlano delle loro brutte esperienze in ospedale dopo il parto. Ci tengo a spendere due parole anche io ma per raccontare il contrario. Sono arrivata a Galatina la sera del 27 novembre per dolori ai reni. Ero a settimane 39+5 e avevo coliche renali. I dolori erano molto forti, mi hanno ricoverata, dato un calmante, idratata e mi hanno detto di riposare. Dopo qualche ora sono entrata in travaglio... tra i dolori dei reni e le contrazioni non me la passavo proprio bene ma mai e dico mai sono stata lasciata sola.

La dottoressa di turno è venuta persino in camera e le infermiere e le ostetriche mi hanno coccolata come meglio potevano. Sapevano che stavo soffrendo tanto e hanno reso quella sofferenza un po' meno brutta. Il mio travaglio è durato ben 18 ore e il parto è stato complicato per varie ragioni che non sto qui a dire. L'ostetrica che mi ha seguita durante il travaglio, è stata con me fino alla fine nonostante il suo turno di lavoro fosse finito alcune ore prima. Il mio compagno è stato con me sia nelle ultime ore di travaglio, sia durante il parto e sia nelle due ore immediatamente successive al parto.

Mi hanno tutti coccolata e aiutata come meglio potevano. Dopo tutte quelle ore di travaglio e un parto bruttino, mi hanno consigliato di lasciare il bambino al nido e riposare, anche perché ho partorito di sera. Mi hanno rassicurata che se avessi firmato per non avere il bambino con me, loro me l'avrebbero comunque portato ad ogni mia richiesta. Io però ho scelto di tenerlo con me perché avevo troppo bisogno di lui. Nonostante questo, non sono mai stata lasciata sola. Venivano sempre a controllare che fosse tutto ok e mi chiedevano se avessi bisogno di aiuto. I primi giorni dopo il parto, a causa dei tanti punti e di un calo di vitamine, io ero praticamente allettata. Mi alzavo solo a stento per andare al bagno ma non mi sono Mai sentita sola.

Ho avuto un angelo come compagna di stanza e dottori, infermiere e ostetriche costantemente presenti. Mi hanno aiutata ad allattare, mi hanno dato un sacco di consigli preziosi, mi hanno fatta sentire a casa. Nonostante il mio stato di salute, sono stati giorni bellissimi in cui ho conosciuto persone dal cuore d'oro e ho avuto la possibilità di prendermi cura di mio figlio con la consapevolezza di non essere sola. Non smetterò mai di dire grazie ad ognuno di loro, al mio ginecologo, a Rosy l'ostetrica che ha fatto nascere Leonardo, a tutto il personale compreso il nido e a Pamela, l'angelo che mi è capitato in stanza.

Gli ospedali non sono tutti uguali, grazie al cielo ci sono ancora quelli che funzionano bene come è giusto che sia.

Ilaria

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1 commento

  • Gregorio
    sab 28 gennaio 2023 02:33 rispondi a Gregorio

    Hai detto bene: “ Gli ospedali non sono tutti uguali…-Tutto sta alla coscienza e responsabilità del caposala , dirigente di reparto e Direttore dell’ospedale !!

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