Giovedì, 25 Aprile 2024

La Voce in sala

I PEGGIORI

Due fratelli trentenni e romani vivono a Napoli con la loro sorella tredicenne, napoletana d'hoc. Sono Vittime di un passato che, a causa dei raggiri economici della madre, ormai scappata dall'Italia, li rende vittime di insulti da parte di tutti coloro che incontrano. In evidenti difficoltà economiche trovano una maniera singolare di fare soldi: diffondere in rete dei video in cui mostrano le nefandezze di alcuni truffaldini, in cambio di denaro. Sarà l'inizio di una serie di peripezie che porteranno l'intera famiglia a scontrarsi con i poteri forti che attanagliano Napoli.

Dopo “Smetto quando voglio” e “Lo chiamavano Jeeg Robot” siamo di fronte ad un altro prodotto cinematografico tutto italiano che parla della generazione dei trentenni precari costretti all'impossibile per riuscire a risolvere i propri problemi economici.

I peggiori è una commedia che cerca di rifarsi ai film di genere “super eroi” e “commedia per ragazzi” statunitensi usciti tra gli anni '80 e 2000. Infatti la recitazione è assai iperbolizzata, e a dirla tutta spesso un po' forzata. Come da tradizione del genere, i protagonisti si comportano in maniera buffa anche in situazioni di estremo pericolo, quando per esempio sono sequestrati e a tu per tu con il boss rivale. L'idea di fondo è davvero molto interessante, in questo film c'è praticamente tutta l'attualità possibile: uno stagista laureatoche fa un lavoro noioso per 500 euro al mese; un giovane operaio che viene messo da parte benchè non riceva stipendio da un mese; una ragazzina in lotta col mondo e genio dei social network; un sistema politico malato e corrotto. In più il super potere dei due fratelli risiede nel mostrare le malefatte di persone senza scrupoli, pubblicandole direttamente su youtube.

Peccato però che a questi spunti non segua una sufficiente attenzione alla scrittura del film, affidata più alla recitazione degli attori che quindi risulta fin troppo riempitiva. Si perchè quello che manca a i Peggiori rispetto ai grandi film dello stesso genere hollywoodiani non risiede nella tecnica di regia o di fotografia ma nella mancanza di una morale. Effettivamente i due “super eroi” non cambiano le cose, ma semplicemente le mostrano per ottenerne un guadagno. Così facendo si finisce per dipingere maldestramente una generazione troppo presa a guardare video sul cellulare a discapito dei valori e del prevalere del bene. Una commedia che va premiata per essere in tutto e per tutto italiana e che non ha nulla da invidiare alla maggior parte dei film dello stesso genere che provengono dagli Stati Uniti. Peccato non si sia approfondita una storia che poteva regalare degli spunti davvero interessanti. Ma ai teen ager piacerà!

Valutazione 3/5

Antonio Cofano

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