
Sono impressionanti le foto pubblicate da alcuni residenti di via delle Primula e San Pietro in Bevagna che mostrano un grosso palo in cemento della rete elettrica che sta andando a pezzi. Il cemento armato fortemente ammalorato in più punti ha portato allo scoperto l’intelaiatura in ferro che si presenta arrugginita.
In alcuni punti il rivestimento di cemento si è staccato lasciando cadere pezzi che fortunatamente non hanno provocato feriti. «Queste sono le condizioni di un palo della luce in via delle Primule vicino il bar Perla Nera», scrive il manduriano su Facebook. «Sono anni che segnaliamo ma credo sia arrivato il momento di intervenire seriamente. Come posso fare per risolvere?», chiede il cittadino su Facebook.
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5 commenti
giu
dom 16 giugno 2024 03:59 rispondi a giuNessun problema rispondono da e-distribuzione, stessa segnalazione fatta per via Favignana civico 14 per analogo caso, segnalato hai vigili urbani, ma ancora niente da più di tre anni. Quando crollerà sicuramente interverranno.
Pecoraros
dom 16 giugno 2024 12:42 rispondi a PecorarosLa cosa importante per il sindaco la sua squadra è sono e saranno gli incassi delle striscie blu e chiudere il fiume chidro
Vincenzo
dom 16 giugno 2024 09:48 rispondi a VincenzoNel pomeriggio di Ieri sistemando delle vecchie carte, ho ritrovato, delle segnalazioni, alcune delle quali risalenti a più di vent'anni fa, inviate a chi occupava ruoli di rilievo, perché ponesse soluzione a quanto segnalavo. Ebbene, siano all'inizio dell'ennesima stagione estiva. Se volessi cambiare data alle su richiamate segnalazioni, esse parrebbero attuali. Non voglio immedesimarmi in chi ha segnalato la pericolosità del palo dell'illuminazione pubblica. Quanti ce ne saranno nella marina conciati allo stesso modo? Pali e corpi illuminanti dismessi, perché pericolanti e pericolosi, sono stati sostituiti dopo tre / quattro anni, benché le circostanziate segnalazioni avessero dimostrato le pericolosità derivanti dall'assenza, Sarebbe il caso che si faccia un censimento delle infrastrutture obsolete, per procedere a un piano di sostituzione?
Egidio Pertoso
dom 16 giugno 2024 09:15 rispondi a Egidio PertosoI nostri Messapi furono previdenti. Non usarono, per le loro costruzioni, cemento. Chissa' cosa sarebbe rimasto di loro ! Abbiamo provveduto noi, dopo, a spalmarlo dappertutto. Ed in costruendi edifici - consumiamo tutto il cemento dei cementifici salentini - da adibire ad asili in cui detenere i piccoli nostri bimbi , diamo visibilita all' arte del brutalismo anni sessanta di odierni archistar " de noantri ".
Lorenzo Libertà per la Marina
dom 16 giugno 2024 08:28 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaPrima a poi i danni saranno seri. Stessa cosa con la parte posteriore della Chiesetta di San Pietro che necessita di urgente manutenzione a tutela delle persone che vi passano e dello stesso manufatto storico. Ma codesta amministratore di storico ha: il sindaco, il presidente del consiglio comunale e gli attori scelti per le manifestazioni estive 😜 Manduria e la Marina non sono un paese per giovani ne tanto meno per l' arte, la storia e la tutela ambientale