
Siamo agli inizi di un febbraio che si annuncia durissimo per chi ha scelto di spostarsi in aereo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha già pubblicato il calendario degli scioperi del personale aeroportuale italiano e non ci sono buone notizie per chi ha bisogno di volare per lavoro o per andare in vacanza. È infatti in arrivo un periodo di proteste e giornate di ferma che riguarderà i principali scali nazionali. Per questo motivo è fondamentale non farsi cogliere impreparati e capire come chiedere un eventuale rimborso se il nostro volo viene cancellato.
Il calendario degli scioperi di febbraio 2023
Si parte il 9 febbraio con 5 ore di sciopero che vedranno protagoniste alcune maestranze dell’aeroporto di Malpensa per proseguire con la fermata di 24 ore del 12 febbraio organizzata dal personale che si occupa di security della società Sea aeroporto di Milano Linate. Nello stesso giorno si fermerà anche il personale Enav Apt di Perugia.
Caldissima anche la giornata del 28 febbraio dove si fermeranno i lavoratori dell’Enav apt di Reggio Calabria e tutti quelli delle imprese servizi aeroportuali di Handling in Italia.
Purtroppo è solo l’antipasto di un marzo che si aprirà con lo sciopero nazionale dei lavoratori dei servizi aeroportuali e che proseguirà l’il giorno 8 con uno sciopero generale nazionale. E mancano ancora notizie certe dalle compagnie low-cost, protagoniste negli ultimi mesi di numerose iniziative di protesta.
Cosa devo fare se il mio volo viene cancellato?
In una situazione così complessa non è da escludere che il nostro volo venga annullato improvvisamente. Ma per fortuna la legge ci offre molte tutele e garantisce molti rimborsi per il volo cancellato. Dalle pagine del sito di AirHelp prendiamo la check list relativa alla documentazione necessaria da raccogliere e inoltrare per la richiesta di risarcimento per il volo cancellato.
Ci serviranno:
- la carta d’imbarco del volo;
- tutti i documenti di conferma della prenotazione;
- le ricevute e gli scontrini delle spese affrontate a causa della cancellazione;
- testimonianze foto e video del ritardo accumulato dall’eventuale volo sostitutivo. Serviranno per calcolare l’entità della compensazione economica.
Quando mi spetta un risarcimento per la cancellazione del volo?
Proviamo ora a capire quando ci spetta il rimborso per un volo cancellato e a quanto ammonta in termini economici.
Innanzitutto è importante precisare che la legge non prevede nessun rimborso se la cancellazione arriva 14 giorni prima la data prevista per la partenza o se il volo viene cancellato per circostanze straordinarie. E non sono gli unici casi che inficiano la nostra possibilità di ottenere un risarcimento per il disservizio.
Niente risarcimenti anche se la compagnia ci avvisa tra 13 e 7 giorni prima della partenza e sostituisce il volo con uno che parte non più di 2 ore prima dell’altro e arriva con massimo 4 ore di ritardo. Oppure se il preavviso è inferiore a una settimana e il volo sostitutivo parte non più di 60 minuti prima di quello pagato e arriva con massimo 2 ore di ritardo.
Negli altri casi ci spetta un rimborso che dipende dalla lunghezza del volo, dalla destinazione e dal ritardo accumulato. Prima di capire a quanto ammonta è importante precisare che molto dipende da noi. Possiamo infatti chiedere un volo sostitutivo e il risarcimento si calcolerà su quello. Se non dovessimo accettare avremo comunque diritto al rimborso del costo del biglietto e alla compensazione monetaria massima di ogni fascia in base alla tipologia di volo.
Ma entriamo nel dettaglio:
- per i voli UE più corti di 1.500 km che arrivano con meno di 2 ore di ritardo il rimborso è di 250 euro;
- per i voli UE di lunghezza compresa tra i 1.500 e i 3.500 km il rimborso è di 200 euro se il ritardo rimane contenuto tra le 2 e le 3 ore oppure di 400 euro se supera le 3 ore;
- per i voli UE più lunghi di 3.500 km con ritardo compreso tra 2 e 4 ore il rimborso è di 300 euro. Se il ritardo supera le 4 ore sale a 600 euro.
Questo per quanto riguarda i voli UE, garantiti dal Regolamento CE 261. Diversa (e con meno tutele) la situazione per i voli internazionali. Se voliamo fuori dall’Europa a dettare legge è la Convenzione di Montreal che stabilisce che abbiamo diritto al rimborso solo alle spese extra affrontate a causa della cancellazione. Ancora diversa la situazione USA. In questo caso non c’è nessuna legislazione a garantire il rimborso. Avremo però la possibilità di contrattarne uno eventuale direttamente con la compagnia.
Come posso chiedere il rimborso per l’aereo cancellato?
Abbiamo imparato a conoscere i nostri diritti di passeggeri e abbiamo messo insieme tutti i documenti. È il momento di inoltrare la richiesta di risarcimento per il volo cancellato. Se la cancellazione è stata improvvisa e ci troviamo in aeroporto possiamo recarci direttamente allo sportello della compagnia. Attenzione, però, a non firmare documenti che potrebbero far venir meno il diritto alla compensazione.
In alternativa possiamo fare richiesta di rimborso online, tramite il sito ufficiale dell’operatore. La terza strada, nei due anni successivi alla cancellazione, è quella di affidare la pratica a società specializzate in rimborsi e risarcimenti per le vittime dei disservizi del trasporto aereo.
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1 commento
Massy
dom 14 maggio 2023 12:45 rispondi a MassySe il volo viene cancellato a causa di scioperi dell'aeroporto (come della compagnia security) non si ha diritto a nessun risarcimento.