Giovedì, 5 Dicembre 2024

Giudiziaria

E' l'imputato minore che rispondeva di favoreggiamento

Delitto del cavalcavia, il gestore del Bunker patteggia la pena

Il pub Bunker Il pub Bunker

Prima condanna per patteggiamento tra gli imputati coinvolti nel delitto del giovane leccese di etnia rom, Natale Naser Bahtijari, di 21 anni, ucciso nella notte tra il 22 e il 23 febbraio scorso e gettato nella scarpata di un ponte della Bradanico Salentina a Manduria.

Il maruggese Cosimo Molendini, gestore del pub “Bunker” nel centro storico di Manduria, dove avvenne la prima aggressione della vittima, imputato di favoreggiamento, ha concordato la pena ad un anno e quattro mesi di reclusione con la pena sospesa. Difeso dagli avvocati Nicola e Andrea Marseglia, l'ex imprenditore che rischiava sino a quattro anni di carcere, ha ammesso di aver favorito i presunti autori dell’omicidio ed ha ricostruito la sera del delitto più o meno in linea con la tesi accusatoria, fino a quando la scena si è svolta nel suo locale. Alla giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Lecce e al pm Milto Stefano De Nozza, il maruggese non ha fornito un grande contributo sull'aggressione della vittima perché avvenuta nel vano interrato del bar. Molendini, inoltre, avrebbe disattivato l'impianto di videosorveglianza del Bunker che gestiva cancellando con la candeggina le tracce di sangue lasciate dalla vittima sul pavimento e su altri arredi dopo il pestaggio.

Per il delitto sono invece sotto processo i tre manduriani, Vincenzo Antonio D'Amicis di 20 anni, Domenico D'Oria Palma e Simone Dinoi che devono rispondere di omicidio volontario con l'aggravante del metodo mafioso e tentata soppressione del cadavere. 

 

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3 commenti

  • Gregorio
    mer 17 aprile 15:59 rispondi a Gregorio

    Se NON ci fosse l’OMERTÀ , sarebbe più difficile la vita della delinquenza, perché l’omertà è tra i disvalori più pericolosi e dannosi alla vita individuale e sociale poiché trasforma ogni vitalità e creatività in una lenta, quanto inesorabile agonia e morte dello spirito. Il Signor Cosimo ha sbagliato non collaborare con le forze dell’ordine, perché prima o poi il cerchio si stringe! Tutti i nodi vengono al pettine!

    • Cesare
      gio 18 aprile 10:31 rispondi a Cesare

      In certi casi, una persona intelligente, tace.

    • Cesare
      gio 18 aprile 00:30 rispondi a Cesare

      In certi casi, una persona, se è intelligente, tace.

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