
Due condanne a quattro anni per corruzione impropria. E un'assoluzione. Questo il verdetto con il quale il Tribunale di Taranto ha chiuso il primo grado di giudizio del procedimento nato dall'indagine che ha inquadrato le presunte anomalie che avrebbero accompagnato la realizzazione di Villa Argento sede di Monteparano da parte dei fondatori della omonima Rsa di Manduria.Il collegio giudicante, infatti, ha riqualificato le iniziali contestazioni di corruzione propria e abuso d'ufficio, in quella di corruzione impropria, e ha decretato per entrambi la condanna.
Quattro anni di reclusione, quindi, sono stati inflitti ad Antonio Greco, finito sotto processo in qualità di titolare della società che gestiva la Rsa di Monteparano, e a Nicola Antonante, all'epoca dei fatti contestati responsabile dell'ufficio tecnico comunale, difeso dall'avvocato Diego Maggi.I due imputati, inoltre, sono stati assolti dalla contestazione di abusi edilizi. Assolto dalle accuse, Antonio Giuseppe Capuzzimati, finito sotto processo nella sua qualità di addetto all'ufficio protocollo del Comune di Monteparano.Sulla residenza per anziani nel febbraio di quattro anni fa si accesero i riflettori dei militari della Guardia di Finanza nell'ambito dell'indagine condotta dal pubblico ministero Maurizio Carbone.
A non tornare, a giudizio del rappresentante della pubblica accusa, le autorizzazioni rilasciate per la costruzione della Rsa. Secondo il pm, infatti, le certificazioni sarebbero state concesse in violazione del piano urbanistico che in quel luogo avrebbe previsto la costruzione di un albergo. A questo va aggiunto che le indagini avevano accertato come nella struttura fosse stata assunta anche una familiare del funzionario comunale.Ieri il procedimento è giunto alla conclusione con il verdetto emesso dal Tribunale. Il collegio ha riqualificato le contestazioni iniziali in quella di corruzione impropria ed ha decretato le due condanne a quattro anni.Assolto, con la formula del fatto non sussiste, invece, il funzionario Capuzzimati, che è stato difeso dall'avvocato Aldo Fornari. Una quarta imputata della vicenda era uscita dal procedimento optando per l'abbreviato al termine del quale era stata assolta.
Da Quotidiano di Puglia
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.