Avvocato Franz Pesare | © La Voce di ManduriaDue anni e quattro mesi di reclusione per il sessantatreenne savese, Ivan Battista Graps, che il 30 ottobre del 2017, a seguito di un diverbio, ha esploso due colpi di pistola contro il trentatreenne di Francavilla Fontana, Giovanni Iurlaro (figlio del senatore Pietro del gruppo Ala), ferito in maniera non grave all’inguine e all’addome. L’avvocato Franz Pesare che lo ha difeso nel rito abbreviato davanti al gup Pompeo Carriere, è riuscito a far cadere l’accusa di tentato omicidio così come aveva invece chiesto il pubblico ministero Giorgia Villa proponendo cinque anni di carcere. Pena abbattuta anche per le attenuanti generiche (per il risarcimento del danno) e per la scelta del rito alternativo. A carico dell’imputato il gup ha inoltre stabilito una multa di 2.400 euro oltre al pagamento delle spese del procedimento e del mantenimento in carcere durante la custodia cautelare. In attesa delle motivazioni della sentenza per la conoscenza delle quali il giudice si è riservato un periodo di sessanta giorni, l’imputato e il suo difensore possono dirsi sicuramente soddisfatti di come si è chiuso questo primo grado di giudizio contro il quale si potrà opporre la parte lesa.
Tutto ha avuto origine nel bar della stazione di servizio Koil situata sulla Sava Torricella dove i due protagonisti, entrambi frequentatori del locale - l’imputato per giocava alle slot e la vittima perchè abitudinariamente si fermava per un caffè ogni volta che si fermava per fare rifornimento diretto a Torricella dove lavora come coordinatore dei dipendenti della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani in quel comune -, si sarebbero incontrati in diverse occasioni.
La mattina del 30 ottobre di un anno fa, ha raccontato il sessantatreenne titolare di una pizzeria, stava tentando la fortuna ad una macchina mangiasoldi quando sarebbe stato disturbato dal giovane francavillese che per tutta risposta lo avrebbe insultato pesantemente. Da qui la sua reazione di seguirlo con la macchina e di tendergli l’agguato. Raggiunta la Fiat panda con a bordo il trentenne di Francavilla Fontana che la guidava e un'altra persona che lo accompagnava, l’imprenditore avrebbe invitato il conducente a scendere esplodendogli contro i due colpi che fortunatamente non raggiunsero organi vitali. Un proiettile diretto all’addome era stato rallentato dai due pacchetti di sigarette che Iurlaro aveva in tasca. Dopo averlo ferito, il sessantatreenne si allontanò con la sua autovettura mentre il ferito risaliva in macchina facendosi accompagnare all’ospedale di Manduria.
Secondo la vittima, invece, quella mattina non si era nemmeno accorto della presenza nel bar della persona che lo aveva seguito e ferito, ammettendo però di averlo incontrato una decina di giorni prima mentre giocava alle slot e di aver fatto, in quella occasione, solo una battuta indirizzata al proprietario del bar: «chissà quanto ti fanno guadagnare queste macchine che non fanno vincere mai».
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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