Centralina Arpa | © La Voce di ManduriaLa travagliata vicenda della centralina per la rilevazione dell’inquinamento ambientale, che da quasi due anni l’Arpa non riesce ad installare a Manduria per mancanza di una presa elettrica, si arricchisce di una nuova incredibile congiuntura: la comunicazione partita dagli uffici comunali il 13 aprile scorso, nella quale il comune Messapico informava l’Arpa che era tutto pronto, non è mai arrivata a destinazione perché gli indirizzi email erano sbagliati. Lo si apprende da fonti dell’agenzia regionale per l’ambiente sede di Taranto che attende invano la fonte elettrica per alimentare la stazione mobile di monitoraggio dell’aria. Interpellata in proposito, la responsabile dell’Arpa Taranto, Maria Spartera espone l’increscioso intoppo. «Chi ha inviato la lettera in questione, della cui esistenza siamo venuti a conoscenza in questi giorni in maniera informale – spiega –, non l’ha indirizzata, come avrebbe dovuto, alla Pec ufficiale di Arpa, ma agli indirizzi email personali di due dipendenti dei nostri uffici che, tra l’altro, non hanno mai ricevuto perché erano errati».
In effetti, la missiva partita dal protocollo del comune di Manduria il 13 aprile scorso, indica due indirizzi di posta elettronica normali intestati a due persone e non, come si conviene in questi casi, alla posta elettronica certificata dell’ente a cui era destinata.La stessa Spartera ha riferito che a breve partirà una lettera indirizzata al comune di Manduria nella quale si chiederà di riformulare la comunicazione, questa volta all’indirizzo giusto, da far rimanere agli atti.
La storia della mancata misurazione degli inquinanti cancerogeni nell’atmosfera di Manduria si trascina dal 2013 quando la Regione Puglia decise improvvisamente di dismettere la cabina di rilevazione esistente nel cortile della scuola Don Bosco perché ritenuta “superflua”. Nel 2015 l’allora assessore all’ambiente, Amleto Della Rocca, ottenne la disponibilità dall’Arpa di una centralina mobile provvisoria da alimentare, però, a cura e spese del comune. L’ente Messapico ha impiegato un anno e mezzo per predisporre la presa di corrente e quando era tutto pronto, a marzo scorso, lo ha comunicato all’indirizzo sbagliato.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
4 commenti
lorenzo trupiano
mer 22 novembre 2017 07:13 rispondi a lorenzo trupianoQuesto succede quando in Comune tra politici e responsabili di settore siedono venditori di cozze con il sogno di essere importanti. Mi scuso se si potrebbero offendere coloro che maneggiano cozze.
Attilio Stranieri
mer 22 novembre 2017 04:59 rispondi a Attilio StranieriMeglio non commentare....
Antonio
mar 21 novembre 2017 04:04 rispondi a AntonioSiamo alle comiche!!!!!!! Tuttavia chiedo seriamente che questa centralina mobile faccia un saltro sulla circumvallazione per misurare il grado di inquinamento prodotto da traffico automobilistico che rilascia sul percorso sicuramente tracce nn lievi di polveri sottili (le famigerate PM10 altamente cancerrogene). Gentile Commissaria a lei il compito di difendere questa zona abbandonata e maltrattata!!!!!
Gherardo Maria De Carlo
mar 21 novembre 2017 03:03 rispondi a Gherardo Maria De CarloSbaglio ho è quello che ho più volte affermato e scritto. Esattamente l'ex assessore, pur più volte invitato a presentarsi presso gli uffici dell'Arpa ha sempre disatteso il mio invito. Questo è una delle cause per cui l'ex sindaco si rifiutava di lasciarsi intervistare. Ma questo è nulla in confronto all'Isola ecologica.