Il Tribunale di Taranto in composizione collegiale (corte presieduta dalla giudice Loredana Galasso), ha assolto il più piccolo dei fratelli Scialpi ed ha condannato gli altri due alla pena di 11 anni. Il pubblico ministero, Remo Epifani, aveva chiesto per tutti la condanna a 9 anni di reclusione. I tre manduriani erano finiti sotto processo con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali ai danni del gestore dell’hotel Charlie di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria. Fatti accaduti a giugno del 2022. Quel giorno tre uomini incappucciati s’introdussero nell’alloggio dove l’albergatore dormiva aggredendolo e derubandolo di denaro in contante e monili per un valore complessivo di 50mila euro.
Le indagini condotte dai carabinieri di Manduria e Taranto portarono ai tre fratelli Scialpi che furono arrestati insieme ai genitori ed un altro loro parente, questi ultimi coinvolti per reati connessi. L’avvocato manduriano Gianluca Parco che ha difeso l’imputato assolto, ha dimostrato l’estraneità del suo assistito facendo leva anche sulle dichiarazioni della vittima che in sede di interrogatorio aveva espresso dubbi circa il riconoscimento del giovane tra i tre rapinatori. Di più ha poi fatto il difensore producendo una consulenza tecnica affidata all’esperto informatico, Maico Turso di Torre Santa Susanna. L'esperto, analizzando il traffico dei profili social del sospettato, avrebbe dimostrato la sua presenza, nel giorno e all’ora del delitto, in un locale di Manduria dove aveva incontrato alcuni suoi clienti (l’imputato è tatuatore).
«Cauta soddisfazione» viene espressa dall’avvocato Parco, «per una decisione – afferma – che ad oggi restituisce alla vita un giovane per bene e dedito al lavoro sulla cui innocenza ho creduto sin dal principio», conclude il penalista che attende ora di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno prodotte entro 90 giorni. Il più giovane dei fratelli Scialpi aveva già lasciato il carcere dove i suoi fratelli sono rimasti in custodia cautelare.
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