Era stato un grande imprenditore e cercava di aiutare sempre tutti. I suoi operai sapevano che li avrebbe premiati se si comportavano bene, e cercavano di premere sull’acceleratore; tutti tranne il nuovo venuto! Quello cercava di mettere zizzania su tutto. Perché erano rimasti in azienda un minuto in più dell’orario previsto? Era pur vero che l’impresario pagava anche quello, ma, e se lui avesse avuto bisogno proprio di quel minuto? E tanto fece che quell’azienda, che prima era una grande famiglia, si sgretolò e chiuse, lasciandola con molti debiti verso il fisco. Ora l’imprenditore avrebbe avuto bisogno di aiuto, ma non c’era nessuno accanto a lui. Quelli che una volta gli professavano eterna amicizia ora lo chiamavano “il fallito” e cambiavano marciapiede quando lo incontravano per strada. I parenti non lo cercavano più, come un tempo quando avevano bisogno di favori e di prestiti. Il grande imprenditore adesso aveva il vuoto attorno e nessuno che ci pensava nemmeno lontanamente ad aiutarlo. Ora dorme sulle panchine.
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