?La società sbagliata | © n.c.Nino si ricordava di quando, le sere d’inverno, andava dal nonno a mangiare il pane arrossato con i pomodori. A lui raccontava di tutto, e il nonno gli dava consigli così buoni che, dopo cinquanta anni, erano ancora validi e attuali. Marco avrebbe voluto un consiglio, ma a chi chiederlo? I genitori lavoravano tutti e due e non avevano mai tempo per lui. Forse il nonno? Ah no! Il nonno i suoi genitori lo avevano spedito all’ospizio. Nino aiutava i figli a fare i compiti e poi giocava con loro. Chi guardava riteneva stupida questa cosa. Ma i figli di Nino, crescendo, vedevano in lui un amico speciale. Eppure li aveva puniti quando lo avevano chiamato da scuola per raccontargli che i figli… Marco non si ricordava nemmeno i nomi dei figli. Lo chiamarono da scuola per dirgli che i figli… e lui denunciò la scuola per calunnia. Peccato che un suo figlio finì in over dose! In questa società sbagliata, in cui è un tutti contro tutti, rimpiango quella società arcaica in cui si chiedevano consigli agli anziani e… ora stanno negli ospizi.
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