
Allora: oggi, probabilmente in vista del prossimo weekend, dell’arrivo del mese di agosto, ma credo soprattutto dei prossimi verbali, sono comparsi al termine delle stradine che portano al mare i cartelli che vedete in foto.
Indicano (leggeteli) tutta una serie di doveri. Non si possono fare tantissime cose, peraltro normali da fare in spiaggia se si è un minimo civili.
Senza annoiarvi, da non fumatrice, ne dico una: non si può fumare sennò ti multano. Ecco: mio marito e tutti i miei amici fumano tranquillamente sulla spiaggia senza gettare le cicche nella sabbia (muniti di coni o posacenere tascabili) e stando bene attenti a non far respirare il loro fumo ai non fumatori, ai loro bimbi e ai bimbi degli altri... Non sarebbe stato più logico introdurre un obbligo di posacenere senza trascendere nel più bieco proibizionismo da civiltà in via di sviluppo?
Ma questa è solo un’osservazione tra le tante possibili: teoricamente, non si può fare picnic, giocare a palla, racchettoni e altro quando si sarebbero potuti ‘semplicemente’ inasprire i controlli sulla maleducazione!
Non tutti coloro che fumano o giocano a palla o usano piatti e posate in plastica sono maleducati, eh?
Io, da residente al Nord che trascorre da anni una parte delle sue vacanze a San Pietro, dico solo una cosa: prima di imporre limitazioni e sanzioni, bisogna creare i servizi ed eliminare o limitare i disservizi
Ma le avete viste le strade? E i marciapiedi? Ah, no, quelli neanche ci sono o sono strettissimi (al massimo ci passano dei gatti in fila indiana, un passeggino di sicuro no)... E la pulizia della spiaggia sapete davvero cosa sia? E la spazzatura differenziata che viene mischiata una volta prelevata dai ‘simpatici’ bidoncini dove uno vi getta ciò che gli pare? E l’assenza di bagni pubblici, di marciapiedi, di eventi in piazza gratuiti o a pagamento che non siano cose mooolto caserecce?
E ancora: l’assenza di fogna, spesso di acquedotto, di parcheggi a sufficienza, gratuiti e no? Manca persino un c**** di bancomat! Non c’è un presidio di guardia medica. Si fa prima a dire cosa c’è, perché sembra di stare su un’enorme duna, con tutti i comfort che una duna sa offrire...
Cioè, mi si dice che in estate a San Pietro in Bevagna siamo decine e decine di migliaia, si pensa di essere la nuova Gallipoli, si fanno schizzare i prezzi (degli affitti e nei negozi) alle stelle, si viene tartassati e poi, neanche fossimo a Rimini, col mare più brutto ma un’organizzazione da serie A, si pretende che nessuno giochi a palla o si accenda una sigaretta? Ma vi rendete conto?
Come si può pretendere il rispetto dei doveri quando non esistono diritti e servizi di base - sì, di base! - per residenti, dimoranti, villeggianti e pendolari?
Concludo da ‘scostumata’ anche se, stando in spiaggia, il costume ce l’ho ed è pure integrale, come la mia incazzatura: continueremo a defecare e orinare sulle dune, per chi è capace anche nelle acque cristalline, ma non sia mai che fumiamo, giochiamo a palla, facciamo un picnic o piantiamo tende sulla spiaggia e altre cose così!
Signori, concentratevi sulla maleducazione. Contrastatela! Poi magari offrite cose prima di pretenderne altre.
P.S.: dopo l’ulteriore incoerente decadenza di quest’anno, per me, questa sarà l’ultima estate a Manduria.
Dal profilo Facebook de LoStrillonenews
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.