A quel tempo c’era la leva obbligatoria. I giovani venivano strappati a forza alle loro famiglie per andare a fare qualcosa di cui non capivano l’utilità. Inutile dire che la sofferenza di questi giovani era grande. I sogni sospesi, lontani dagli affetti. Almeno fosse stata una cosa che soddisfasse economicamente! Con la decade giornaliera non ci compravano nemmeno un pacchetto di sigarette e dovevano chiedere soldi a casa. E quel giorno io ero sottufficiale d’ispezione. Mi avvicinai ad un posto di guardia ma la sentinella non dava segni di vita. Dissi ai miei uomini di restare a distanza. Mi avvicinai al posto di guardia e trovai la sentinella addormentata. Gli sferrai un pugno, gli feci uscire sangue dal naso e potei dire che si sentiva male. Voi cosa avreste fatto? Ce la facevate a rovinare un giovane? Ora sono passati più di trenta anni. Due miei figli sono militari e chi è uno dei loro superiori? Il giovane che non mandai in galera oggi è ufficiale superiore. Ho fatto bene a violare la mia consegna! Il frutto che ne è nato mi riempie di orgoglio.
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