Era prigioniero di un corpo deforme ma non era disposto ad accettare questa cosa. Papà era con lui. Cosa voleva fare? Voleva fare le scuole superiori? Benissimo! Papà ce lo mandava. E lui fece vedere cosa sapeva fare un down. Il suo diploma fu il migliore di tutta la scuola, ma la gente disse che lo avevano favorito perché down. Volle iscriversi all’Università e papà fu con lui. Il Rettore non avrebbe voluto ammetterlo nemmeno alle prove di ammissione, ma lo lasciò fare, credendo che non avrebbe mai superato i test. Invece lui riuscì dove parecchie persone “normali” non riuscirono. Adesso è un professionista. Fu assunto da un ente nella quota di invalidi civili ma, viste le sue capacità, fu messo in un posto di responsabilità. La gente però, che lo voleva prigioniero del suo corpo, disse che quello era un raccomandato di ferro. Quanta cattiveria però! Intanto c’erano colleghi di Università che erano finiti alla comunità di recupero per tossicodipendenti. Loro non erano down, erano “normali”! Normali ma fessi da competizione.
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