Il ragazzo aveva fatto la campagna estiva come cameriere e si era distinto per capacità ed educazione. Quando arrivò la campagna delle feste di Natale si mise a girare per i vari locali, sicuro di avere un curriculum da presentare e gli impresari si cavavano tanto di cappello davanti a quel curriculum e gli dicevano che “sarai chiamato certamente”. Ma il tempo passava, e di chiamate nemmeno un fiato. Dopodomani sarebbe stato Natale e il papà gli aveva dato una somma con cui divertirsi durante le vacanze. Arrivò anche la telefonata di uno spiritoso che voleva far lavorare il ragazzo solo i giorni di Natale e Santo Stefano, che poi, se era davvero bravo, lo avrebbero chiamato anche a Capodanno. Quelli pensavano che fosse un robot il ragazzo? Aveva dei sentimenti e una dignità che l’impresario voleva calpestare con il suo consenso addirittura. Con molta diplomazia rifiutò l’offerta. Il padrone gli disse che gli avrebbe dato il doppio per quei giorni, per comprare la sua dignità, che non era in vendita a nessun prezzo.
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