Con una famiglia così alle spalle chi non sarebbe arrivato in alto? Fin dalle elementari lo spronavano a fare sempre meglio. Voleva la mazzetta? I genitori avevano messo un tariffario sui voti che prendeva a scuola. Gli avrebbero dato i soldi calcolandoli sul rendimento scolastico. Quel sistema funzionò talmente bene che, quando arrivò agli esami di maturità, ne sapeva più lui degli stessi professori. All’università non c’era nessun campo in cui lo si potesse prendere impreparato. Si incomodò, ed accettò un posto di primario in un grosso ospedale. Ora tutti gli si rivolgevano per problemi anche lontani dalla sua professione, e lui rispondeva a tutti, a volte a casaccio, ma gli altri dicevano che, “se lo diceva lui”, doveva essere per forza così, e lui insuperbì. Ora voleva essere pagato per ogni consiglio. In fondo doveva rientrare degli anni in cui non aveva guadagnato perché studiava, e dei soldi spesi da suo padre per farlo studiare. Ben presto divenne il classico ex professionista con la pancia e la crusca nel cervello: peccato!
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