Mi dicevi che sarei diventato un bravo artista. Riconoscevi in me la voce di un cantante e, nei miei scritti, dicevi che avevo il tocco verista di Verga. Non so molto di quello, che era un artista, mentre io non sono che uno scribacchino di paese. Quando andai militare mi dicevi che sarei diventato almeno generale; ministro no? Dopo il mondo cominciò a crollare pezzo per pezzo. Tu ti addormentasti ed io non ti ero vicino per dirti addio, ma da allora tu sei il mio angelo in cielo. Non credo in Dio, ma so che quelli che amano non lasciano mai soli i loro amati. Nel silenzio della notte ti vedo accanto a me, quando i fantasmi vogliono ghermirmi per portarmi nel loro mondo di incubi. Eri accanto a me in quei pochi successi che la vita mi ha concesso, e gioivi di quelli, come se fossero successi tuoi. Hai protetto i miei figli quando io non ero in grado di farlo, ed ora posso allentare la corda. Ma oggi è il due Novembre e mi manchi solo tu, di tanti figuranti della mia vita che stanno dall’ altra parte. Verrò sulla tua tomba quando saremo da soli, io e te.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.