
- Doccia fredda per i parrucchieri ed estetisti pugliesi che dopo appena 20 ore dall’annuncio della tanto attesa riapertura dei saloni, sono costretti ora a frenare l’entusiasmo con le parole dello stesso presidente Michele Emiliano che li aveva illusi. «L’ordinanza della Regione Puglia – spiega il governatore dopo aver comunicato la decisione al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia -, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall'Inail per ciascun comparto di attività. In attesa di queste – aggiunge Emiliano -, diversamente da quanto fatto dalla Regione Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro». Tempo perso, insomma. La lunga ordinanza di ieri che dettava regole agli acconciatori sui comportamenti da seguire, non varrà niente se le disposizioni nazionali diranno il contrario.
La reazione dei cinquestelle
"Emiliano si tradisce da solo . scrivono i pentastellati - ammettendo tra le righe che l’ordinanza fatta ieri per la riapertura di barbieri, parrucchieri e centri estetici è in realtà solo uno spot. Che senso ha emanare un provvedimento del genere alle ore 21 del 7 maggio, per stabilire l’apertura il 18 maggio e oggi spiegare che comunque si riaprirà in coerenza con i provvedimenti nazionali e ‘nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall'Inail’? Fughe in avanti, inutili come da lui stesso implicitamente ammesso – concludono i grillini regionali - generano solo confusione e di certo non servono ai pugliesi».
La denuncia di Raffaele Fitto
«La precisazione di poco fa del presidente Emiliano sull’Ordinanza di apertura di barbieri, parrucchieri ed estetisti trasforma una vicenda drammaticamente seria in farsa ed è la dimostrazione di quanto lui giochi con la pelle di chi è disperato», scrive Fitto in una lunga nota che pubbllichiamo di seguito.
«Sappiamo bene di quanto sia urgente aprire e noi di Fratelli d’Italia a livello nazionale e regionale lo chiediamo da settimane, ma a noi appariva chiaro, perché logico, fin da ieri sera, che se il 18 maggio non vi sarà un provvedimento del Governo nazionale che detti le linee guida delle riaperture, anche in Puglia non si potrò aprire proprio bel a. E quindi la domanda sorge spontanea: perché la video-conferenza di ieri sera con i rappresentanti delle categorie? A cosa serve la sua Ordinanza se si riapre solo il 18 e solo se lo decide il Governo? Per capire: cosa ordina ed a chi? Per questo si chiamano ordinanze.
"Non solo, ma se si dovranno aspettare e rispettare le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e dell'Inail quelle dettate da lui a cosa servono se non a creare confusione. E se tutta la categoria spenderà in questi giorni, per adeguarsi alle regole di Emiliano e queste dovessero essere, come è molto probabile, diverse da quelle nazionale che succede?
"Emiliano oltre che a precisare al ministro Boccia, rifaccia un’altra nota e chieda scusa ai parrucchieri, barbieri ed estetisti pugliesi per averli preso in giro con questo grande pasticcio!»
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Giuseppe Martina
dom 10 maggio 2020 06:22 rispondi a Giuseppe MartinaPurtroppo Emiliano va con i piedi di piombo ,secondo il mio parere fa bene a prolungare i tempi per l'apertura dei parrucchieri ,la situazione in puglia non è dei migliori..1 giugno va bene, tanto abbiamo fatto 30 facciamo 31.....ripartiremo più tranquilli e sicuri....