”Bene, ho finito di piazzare l’ordigno sotto le cisterne dell’Eni di Taranto. Il timer l’ho regolato per le 17. Due ore dovrebbero bastare per allontanarmi”.
Fortunatamente si trattava di uno scherzo o meglio di uno «sfogo – riferiscono i carabinieri che hanno individuato l’autore - per un non meglio precisato senso di frustrazione personale e desiderio di rivalsa nei confronti della città di Taranto».
Il protagonista della vicenda che ha messo a soqquadro enti, forze dell’ordine e centinaia di persone oltre a fermare impianti produttivi, è un operaio elettricista impiegato nell’area portuale dell’ex Ilva. M.A, queste le sue iniziali, è stato individuato dai carabinieri del nucleo investigativo di Taranto che lo hanno rintracciato a Pulsano a casa dei genitori. L’uomo che ha precedenti giudiziari, ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato per violenza privata e procurato allarme. Le attività produttive sono riprese regolarmente alle successive ore 18.00.
® Riproduzione riservata
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.