È morta una migrante in un incendio scoppiato in un capannone in provincia diMatera. Lo stabile è l’ex complesso industriale “La Felandina”, situato a Metaponto di Bernalda, che ospita stabilmente diversi diversi che lavorano come braccianti nei campi della zona. Si tratta di una struttura in cui uomini e donne vivono da anni in condizioni precarie e nel quale le fiamme hanno iniziato a divampare la mattina del 7 agosto per cause ancora da accertare, ma non si tratta di rogo doloso. Una prima ipotesi è che l’incendio sia scaturito dall’esplosione di una delle bombole di gas presenti nel capannone. Il sindaco di Bernalda è intervenuto dicendo che da tre mesi è pronta un’ordinanza per lo sgombero dello stabile, per il cui stato l’amministrazione locale ha chiesto aiuto anche al governo.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la vittima è una donna nigeriana il cui corpo non è ancora stato recuperato perché si trova in una posizione rischiosa a causa delle presenza di bombole di gas. Il sindaco di Bernalda: "Abbiamo da tre mesi una ordinanza di sgombero degli immobili, occupati da circa 500 persone, ma i tempi della burocrazia sono quelli che sono".
"È inaccettabile che per la risoluzione di una questione aperta sul tema della sicurezza dei braccianti stranieri sul territorio lucano, si debba attendere il verificarsi dell'ennesima tragedia con la perdita di una vita umana". Lo ha detto - in una nota - il segretario regionale della Basilicata della Cgil, Angelo Summa, riferendosi alla morte di una migrante nigeriana causata stamani da un incendio divampato in un capannone dell'ex complesso industriale "La Felandina" a Metaponto di Bernalda (Matera).
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.