Anche il marketing cambia volto e negli ultimi anni alle strategie di outbound si affiancano quelle di inbound, ma cerchiamo di capire meglio finalità, assonanze e differenze. Lo scopo è promuovere il prodotto, il brand o il servizio che si offre mettendo a punto delle strategie peculiari. In entrambi i casi, infatti, bisogna analizzare dettagliatamente la formula migliore per avvicinare il cliente, affinché dall’investimento economico derivino dei risultati positivi.
Qualcuno potrebbe però obiettare che l’outbound, anche detto “marketing in uscita”, non effettua lo stesso studio di chi si appresta a fare inbound. Infatti, il marketing in uscita prevede una sponsorizzazione massiva del prodotto. Volantini, manifesti cartacei, banner e spot pubblicitari vengono mostrati al pubblico/utente indistintamente. L’idea è che quest’ultimo, però, sia talmente avvezzo a questa tipologia di pubblicità da non tenerne quasi più conto.
In verità l’outbound marketing continua ad avere presa sui clienti soprattutto quando viene innovato nelle sue declinazioni. Una pubblicità che si serve della moderna tecnica dello storytelling può colpire il pubblico, così come un volantino con un messaggio ed una grafica ben studiata. La stessa cosa vale per la stampa di biglietti da visita personalizzati, un modo originale per far circolare il logo dell’azienda e le informazioni utili per usufruire dei servizi che propone.
Di certo l’inbound, il marketing in entrata, tiene conto delle caratteristiche dell’oggetto da promuovere, di quali siano i canali di comunicazione più consoni per fornire visibilità e anche del target cui ci si deve rivolgere. In questo caso, infatti, si fa in modo che la pubblicità sia mirata a chi ha già ricercato il prodotto che si vuol pubblicizzare. Come? Newsletter, posizionamento del sito sul motore di ricerca, ottimizzazione dei contenuti e promozioni personalizzate - sulla base delle ricerche svolte - da destinare all’utente che decide di registrarsi al sito.
Questa strategia sembra dunque più adatta alla piattaforma online, ma ciò non significa automaticamente che sia adeguata in ogni contesto e per ogni tipo di prodotto. Questo è il motivo che spinge molte aziende ad evitare una scelta categorica tra l’una e l’altra strategia e ad adoperare unitamente alcune tecniche dell’una e dell’altra. Il compromesso in questo caso può essere il modo migliore per ottenere risultati che siano efficaci dentro e fuori il web!
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