Il candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura alla presidenza della Regione Puglia, Michele Emiliano, segna le prime conquiste a Manduria. A dichiarare apertamente il proprio appoggio al governatore uscente è il direttivo del movimento politico “La Città che vogliamo”. In una nota stampa il gruppo nato dall’unione di Nicola Becci e Ugo Malagnino e che raccoglie una frangia di elementi di sinistra e del centro moderato, invita i simpatizzanti a sostenere Michele Emiliano nella corsa alle primarie del prossimo 12 gennaio.
Sosterranno il presidente uscente anche gli aderenti manduriani del movimento “Puglia Popolare”, il soggetto politico a cui hanno recentemente aderito i tre ex consiglieri comunali manduriani, Arcangelo Durante, Marcello Venere, Antonio Giuliano e Giorgio Duggento. «Più che la sua storia, professionale e politica, compresa la sua “collocazione d’area” – si legge in un comunicato stampa di “Puglia Popolare” -, abbiamo scelto l’uomo umile, responsabile, determinato e capace. In grado, persino, di riconoscere i suoi errori».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
3 commenti
Giovanni Cazzato
gio 9 gennaio 2020 08:40 rispondi a Giovanni CazzatoE' ammirevole che Emiliano sappia riconoscere i suoi errori. Francamente non me ne ero accorto e se così fosse credo che non gli basterà tutta la campagna elettorale per elencarli. Però se comincia subito forse ce la può fare.
Pasquale 60
gio 9 gennaio 2020 10:20 rispondi a Pasquale 60Carissimo direttore mi auguro che queste notizie siano false x i manduriani...
marcello venere
gio 9 gennaio 2020 08:56 rispondi a marcello venereCaro direttore della voce, non lo so da dove o da chi ha attinto queste informazioni. Per quanto mi riguarda sono totalmente false, smentisco categorigamente il tutto. buona giornata.marcello venere. segue comunicato.