Il Comune di Manduria si costituirà parte civile in un procedimento penale a carico di un imprenditore accusato di aver sbancato, in territorio Messapico, un’area di macchia mediterranea su una superficie di circa 8500 metri quadrati distruggendo o alterando le bellezze naturali del luogo soggetto alla speciale protezione dell’Autorità. I fatti accertati in Manduria il 09.01.2020.
Il 21 settembre è stato notificato all’Ente un decreto di citazione a giudizio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto nei confronti dell'imprenditore.
Nel decreto l’imputato è citato a comparire dinanzi al Tribunale di Taranto in composizione monocratica in merito al procedimento penale che lo riguarda «perché - si legge - realizzava in zona sottoposta a vincolo paesaggistico la soppressione della vegetazione tipica della macchia mediterranea»
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5 commenti
Walter
gio 10 dicembre 2020 11:14 rispondi a WalterDai che facciamo. TURNISI?
Lorenzo
gio 10 dicembre 2020 09:20 rispondi a LorenzoE sotto il naso delle autorità per quelli che all'interno dell'area protetta fiume Chidro, hanno distrutto macchia e canneti? Quando si interviene a smantellare, far pagare i danni e ripristinare? Campa cavallo. Quanta ipocrisia.
Enzo
gio 10 dicembre 2020 10:00 rispondi a EnzoE c’hai ragione! Se fosse per me, il Comune doveva chiudere completamente via Panarea (strada che costeggia il fiume Chidro) in San Pietro in Bevagna. Dico questo perché, se si va di questo passo tutta la fauna ( di ciò che è rimasto) del fiume Chidro scomparirebbe !!
Mimmo sammarco
gio 10 dicembre 2020 02:47 rispondi a Mimmo sammarcoA costruire il depuratore a urmo non si deturpa il paesaggio..2 pesi, 2 misure..
Lorenzo
gio 10 dicembre 2020 03:54 rispondi a LorenzoLa' non andava fatto. Chi ha scelto il luogo ha guardato verso Sava.