Il Comune di Manduria corre ai ripari per recuperare le morosità delle lampade votive del cimitero e adotta una drastica misura che farà discutere. A partire dal primo ottobre, il servizio sarà oscurato per tutti e per riaverlo bisognerà mostrare di essere in regola con i pagamenti. La decisione che dovrebbe servire anche a stanare i furbetti che si allacciano abusivamente alla rete, è stata resa pubblica con un avviso firmato dal dirigente dei Lavori pubblici, ingegnere Emanuele Orlando, fatto affiggere all’ingresso del cimitero. «Il dirigente avvisa gli utenti che usufruiscono dell’illuminazione votiva nel cimitero comunale – si legge -, che in data 30 settembre 2018 saranno disattivate tutte le utenze di che trattasi al fine di procedere a opportuna verifica di eventuali inadempienze». La nota dirigenziale continua così. «Tutti gli interessati che abbiano provveduto negli ultimi cinque anni al versamento delle somme dovute, sono invitate presso l’Ufficio servizi cimiteriali comunale ad esibire entro il termine indicato l’attestazione di versamento di allaccio e canone al fine di evitare la disattivazione del servizio».
Non è dato sapere in che modo dovranno avvenire le riattivazioni né come faranno a gestire una mole di lavoro così imponente (si contano circa 4500 utenti), con il personale ridoto all’osso (un solo elettricista qualificato fornito dalla multiservizi). Un altro problema è rappresentato dalle file che si creeranno davanti all’ufficio cimiteriale dall’utenza che si presenterà con le ricevute degli ultimi cinque anni, compresa quindi quella del 2013 quando a gestire il servizio c’era una ditta privata. Chi ma smarrito la ricevuta, almeno interpretando l’avviso del dirigente, dovrà ripagarla oppure rinunciare alla lampada.
Il servizio delle luci perpetue è passato nelle mani del comune ad ottobre del 2013 quando l’allora dirigente dell’Area tecnica lo revocò all’impresa “Impianti di Antonacci Rocco” generando un contenzioso che non ha avuto ancora nessun esito.
Da allora tutti i pagamenti si effettuano tramite versamento sul conto corrente postale del comune con le seguenti tariffe: canone annuo 18 euro, diritti di allaccio o spostamento 30 euro e diritto di riallaccio 15 euro.
La lite giudiziaria tra il vecchio gestore e il Comune si dibatte su queste posizioni: la ditta Antonacci chiede un 385 euro quale risarcimento per gli impianti da lui realizzati mentre il comune gli riconosce solo diecimila euro.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Puglia Leonardo
dom 23 settembre 2018 07:30 rispondi a Puglia LeonardoÈ una vergogna !!!! Perché spegnere le luci votive del cimitero? Perché non hanno i riscontri di chi paga e chi no? Evidentemente non ci si e organizzati in merito..::non trovo assolutamente giusto spegnere le luci votive lo trovo sacrilego.....