
E’ durato ben dieci ore l’intervento per il trapianto multiviscerale al quale è stata sottoposta Giorgia, la bambina leccese affetta dalla sindrome di Berdon. Il delicatissimo e complicatissimo intervento chirurgico è stato fatto negli Stati Uniti a Pittsburgh.
Ci sono voluti 11 lunghi anni di attesa prima che questo “miracolo” avvenisse. I genitori di Giorgia hanno pregato e atteso questo momento da quando la loro figlioletta è nata. Giorgia vive tra Salento e Pittsburgh ormai da 4 anni, dove appunto era stata comunicata la disponibilità degli organi. Il trapianto aveva scritto ieri la mamma di Giorgia era “estremamente complesso e rischioso, ma anche l’unica strada per provare a lasciarsi alle spalle la malattia”.
La malattia colpisce l’apparato digerente, ecco perché il trapianto ha riguardato il pancreas, fegato, stomaco, intestino e milza. La piccola Giorgia da quando aveva un anno ha quattro piccoli forellini che le consentono di eliminare i liquidi intestinali e un catetere per l’alimentazione. La famiglia di Giorgia in questi anni ha anche creato un’associazione “Stellina di Berdon” per raccogliere fondi che consentano a Giorgia e la sua famiglia di vivere negli Stati Uniti dove è ricoverata.
Ieri finalmente è giunto il giorno tanto atteso, il trapianto multiorgano. L’intervento, come già detto, è durato circa 10 ore ed è andato bene. Questo è stato possibile grazie ad un piccolo donatore americano. “Adesso – ha detto Elisa, mamma di Giorgia – inizia un altro capitolo, il post operatorio è molto difficile, pregate ancora per lei”.
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