Il vecchio indiano trovava straordinario il paesaggio della Puglia. Diceva che, a tratti, ricordava la terra dove era nato lui e l’amico era curioso. Quando l’indiano gli disse che avrebbe dovuto tornare qualche giorno al suo paese gli sembrò il momento di conoscerlo questo mondo uscito dalle favole che l’indiano decantava. L’aereo li portò a Parigi e, da lì, a Boston, ma era solo una tappa. Fuori dall’aeroporto li aspettava uno scassato tram che li doveva portare fino in Arizona, se non moriva prima. San Joaquim de la Sierra comparve quasi all’improvviso in una valle sulla strada per Metzcal. Sembrava che, in quel posto, il tempo si fosse fermato. Le donne intrecciavano tappeti e gli artigiani fabbricavano oggetti tipici degli apache, mentre dal tetto di una specie di capanna veniva fuori fumo ed un profumo di pane che solleticava l’appetito. Questo era il paradiso? Un posto dove d’estate la temperatura era di quaranta gradi all’ombra? Forse si! Quell’armonia che sapeva di arcaico era stata dimenticata nell’ottusa modernità consumistica.
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