Oggi fanno cinque mesi da quando i miei padroni mi abbandonarono sull’autostrada. Riuscii a rompere il guinzaglio e, attraverso le campagne, arrivare in una zona abitata. I bambini del quartiere mi adottarono subito, amandomi come solo un bambino sa fare. Peccato che poi crescano. Un genitore ha deciso che mi porterà nella sua casa; il posto c’è, e non ho grandi pretese. La mattina saluto il mio piccolo amico che va a scuola e poi torno alla cuccia. Il genitore ha detto che io ho un carattere umano, ma io non voglio essere umano! Sono rari gli umani che sanno amare, ed io ne ho incontrato uno in passato, che prima mi comprò e poi mi abbandonò sulla strada, col pericolo di farmi fare una fine orribile. Ora il mio piccolo amico pensa a me come fossi un suo fratellino, però gli umani crescono! E crescendo cambiano! Ma io sarei disposto a dare la mia vita per ringraziarlo di quello che fa ogni giorno per me. Spero di vederlo crescere di sani principi, come sembra sia finora, ma non ci credo troppo. La vita rende cattivi gli umani.
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