
Per i negazionisti della guerra era un’attrice che recitava la parte della donna incinta ferita durante il falso attacco dell’ospedale pediatrico di Mariupol. Oggi arriva la tristissima notizia che quella donna portata in barella mentre con un braccio si protegge il pancione di gravida a termine, è morta con il bambino che aveva in grembo. I medici non ce l’hanno fatta a salvarli. Come riferiscono i media internazionali, altre due vite spezzate dalle forze russe e da un'invasione che giorno dopo giorno aggrava il bilancio delle vittime e dei profughi.
Ma a Mariupol, nel sud dell'Ucraina, la situazione resta ancora drammatica. I civili che cercano di scappare raccontano di scene disperate nella città in cui le forze russe hanno intensificato l'assedio. Lo riferisce la Bbc, che ha raccolto le testimonianze dei cittadini. Padre Pavel Komashevsky, un prete, ha raccontato che nelle zone residenziali gli abitanti vengono bombardati senza sosta notte e giorno, con il rombo dei jet sulle loro teste e le esplosioni di missili Grad. L'uomo ha spiegato anche che manca l'elettricità e che cibo e acqua stanno per finire e che gli abitanti hanno iniziato a saccheggiare negozi e farmacia.
Padre Pavel ha spiegato di aver provato ad andarsene giorni fa, ma i tentativi di evacuare attraverso un corridoio umanitario sono stati abbandonati per i bombardamenti russi.
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