Lunedì, 9 Dicembre 2024

Gli articoli

Il parere di un ingegnere manduriano che vive a Torino

“Mamme, dite ai vostri figli che un giorno il viale tornerà ad essere alberato”

Viale Mancini Viale Mancini

Gentile redazione, vorrei riportare alcune mie pacate riflessioni sul dibattuto tema del taglio delle acacie del viale Mancini di Manduria, al n.8 del quale sono nato e ho risieduto fino all’età 18 anni, prima di trasferirmi a Torino. 

Questa mia voce di persona ormai anziana ma convinto ambientalista (lo dimostra la mia storia personale), vuole fare da contraltare alle decine di servizi fatti dalla vostra testata, sempre a senso unico e in palese dissenso rispetto al progetto di rigenerazione urbana voluta dall’amministrazione comunale e invitare chi mi leggerà ad un’analisi obiettiva della situazione.

Pur rattristato da un punto di vista umano e naturalistico dall’eliminazione degli alberi che mi hanno visto crescere e sotto la cui ombra, da residente e scolaro della scuola elementare, ho giocato, bambino e adolescente, proverò a spiegare il mio punto di vista e le ragioni che mi spingono ad essere sostanzialmente favorevole al progetto.

Più volte, nel corso degli ultimi decenni (tutte le estati ero a Manduria per trascorrere le vacanze) ho visto alberi sostituiti perché malati o spezzati da giovinastri incivili, finchè un bel giorno, forse per stanchezza, qualcuna delle ultime amministrazioni comunali ha smesso di intervenire. Un paio di anni fa, colpito dallo stato di abbandono del viale, mi ero persino preso la briga di contare le aiuole vuote e gli alberi malandati nell’intento, mai concretizzato, di chiedere all’attuale sindaco di fare qualcosa (delle 236 aiuole da me conteggiate 68 risultavano vuote). In questo senso mi stupisco che la gente che aderisce al Comitato contrario al progetto solo oggi si schieri a difesa degli alberi del viale.

Negli articoli pubblicati da “Lavocedimanduria” ma anche “Manduria oggi” molti cittadini hanno espresso la loro perplessità per una pista ciclabile che, descritto come un progetto insensato, ha inizio e fine nei 350 metri del viale Mancini; a questi manduriani spiegherei sommessamente come tutti i progetti strategici si caratterizzano per una fase iniziale che nel tempo si implementa e completa, grazie a nuove risorse. Come è facile riscontrare in tante realtà cittadine del centro nord d’Italia un tracciato ciclabile consente di eliminare molte auto dalle strade alleggerendo fortemente l’inquinamento ambientale e apportando benefici significativi nel bilancio dei gas serra. Non secondario l’aspetto dell’attrattività turistica in quanto nel tempo, una pista ciclabile in una città dal clima mite come Manduria, territorio di eccellenze enogastronomiche, potrebbe portare ad un forte incremento delle presenze turistiche anche nelle stagioni non estive.

A quei cittadini che criticano il progetto facendo presente che i fondi stanziati dalla Comunità Europea potevano essere destinati a progetti più utili (ospedale, riasfaltatura di strade ecc.) farei presente che il PNRR ha precisi vincoli e voci di spesa. E’ indubbio che il progetto di rigenerazione poteva anche essere migliorato ma vorrei far presente che le possibili varianti dovevano essere valutate un anno fa: oggi avrebbero solo portato alla perdita delle risorse finanziarie per il non rispetto degli stati di avanzamento.

Invito infine la mamma che oggi, in un articolo de Lavocedimanduria, raccoglie la lamentela della sua piccola per la crudeltà di chi ha ordinato il taglio dell’albero della sua scuola, a dire alla sua bimba che un giorno potrà pedalare insieme a tanti altri ragazzi all’ombra dei nuovi alberi che vedremo presto fare cornice al nuovo viale.

Concludo facendo presente che queste mie riflessioni prescindono da qualsiasi posizione pro o contro l’amministrazione e il Sindaco di Manduria al quale, anzi, rivolgo l’appello di smorzare qualsiasi polemica approvando un progetto di rigenerazione parallelo (costerebbe qualche decina di migliaia di euro) che preveda di piantare tanti alberi quanti non sono stati rimpiazzati nel viale, in qualche area pubblica di Manduria, magari nel perimetro della nuova area mercatale.

Carlo Buonfrate, ingegnere, Torino

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

5 commenti

  • CRICORIU
    ven 29 novembre 18:11 rispondi a CRICORIU

    Il dissenso della testata de "la voce di manduria" e' suffragata da una moltitudine di cittadini, in cui figurano molteplici figure. Dal semplice cittadino al "tecnico". La questione degli alberi e' solo la punta di un iceberg in cui la popolazione e' stanca di soprusi e di "orecchie da mercante" da parte di una amministrazione inefficiente ed appunto sorda alle richieste della popolazione.Basta valutare i pregressi fatti, ed in questo contesto nello specifico la situazione di alberi appena piantati ed abbandonati al loro destino, oppure della cura del verde .con alberi "munnati"( mondati) da scarpari..con tutto il rispetto parlando. Il PNRR ha si vincoli precisi ma non impone sicuramente di fare azioni di dubbia utilita' per la cittadinanza ,giusto per dilapidare soldi.Saro' pessimista ma e' una verita' scomoda ma veritiera.

  • Gregorio
    ven 29 novembre 12:59 rispondi a Gregorio

    Gentilissimo Signor Carlo buongiorno, condivido il discorso in modo parziale. Innanzitutto la maggior parte dei cittadini chiede : punto 1ª,lo stesso NUMERO di alberi o magari qualcuno in meno ( parlo di alberi) con AIUOLE più AMPIE, punto 2ª, la pavimentazione e bordo marciapiede riparata e non sostituita , punto 3ª, il viale in questione è abbastanza largo ed è facilmente accessibile con le auto, dico questo perché l’uso delle bici in città come Manduria è altamente SCARSO, pensa che c’è solo un rivenditore e riparatore di bici qui a Manduria ..detto questo…., poi la pista ciclabile è più ADATTA a destinazioni più lunghe e “affollate”, tipo Via Roma che parte da Piazza S.Angelo/ SICE/ campo sportivo/ Famila / camposanto. Ecco.. in questo modo è più appropriato per il suo percorso. Il viale lo considero un luogo di passeggio (a piedi 👣) . Tieni presente che l’albero è fonte di vita!

  • Cittadino illustre
    ven 29 novembre 10:15 rispondi a Cittadino illustre

    Riflessione più che giusta

  • Vincenzo
    ven 29 novembre 08:36 rispondi a Vincenzo

    In linea di massima, condivido quanto scritto dall'Ing. Bonfrate. Anch'io non abito a Manduria dall'anno 1975. Ma nelle estati, in cui ho avuto l'opportunità di fare un giretto per le vie della città, ho notato in quale considerazione è tenuto il verde pubblico. Dalle testimonianze, attraverso il giornale, ho potuto apprendere che nuovi arbusti messi a dimora non molto tempo fa, hanno fatto una fine ingloriosa, non avendo superato l'estate, per mancanza di manutenzione e acqua. C'è solo da augurarsi che, nell'ambito di una rigenerazione urbana più ampia, l'Amm.ne comunale, anche accedendo a finanziamenti pubblici, promuova un piano di verde pubblico, mettendo a bilancio e destinando le risorse per garantire la necessaria e continua manutenzione.

    • Gregorio
      ven 29 novembre 13:14 rispondi a Gregorio

      Giusta osservazione Signor Vincenzo, questo dimostra che è stato voluta la “TRASCURATEZZA” di questi alberi. Spero tanto che il prossimo Viale “rigenerato” sia più curato e…. magari CÙ NÙ PICCA T’ACQUA 💦💦💦TÌ’CCHIUI , in modo che non facciano la stessa fine dei ( tanto vantati dell’amministrazione) …gli alberi della Scuola G.L.Marugy, come le aiuole di Piazza Archita, come alcuni alberi già SECCHI di Piazza Giovanni XXIII ( chiamata Piazza tubi) ecc……

Ennesimo incidente sulla via del mare, adesso i cittadini chiedono provvedimenti
La redazione - sab 16 novembre

Si è consumata all’alba di oggi l’ennesima tragedia sulla strada che da Manduria porta a San Pietro in Bevagna, la stessa strada dopo poco meno di un anno fa perdeva la vita un altro giovane manduriano. ...

Il silenzio sull'infortunio mortale e tanto rumore per Ettore
La redazione - sab 16 novembre

È passato appena un mese da quando, in collaborazione con ANMIL (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), si sono tenute a Manduria le celebrazioni per la 74sima giornata nazionale per le vittime degli incidenti ...

I funerali di New Orleans e i nostri con i fuochi d’artificio
La redazione - ven 22 novembre

I funerali a New Orleans sono un esempio unico di come il lutto possa trasformarsi in una celebrazione della vita. ...