
«Fare la denuncia alle forze dell’ordine? È solo una perdita di tempo». Alessia Perrucci, imprenditrice manduriana del vino e della ristorazione, componente della nota famiglia di vinificatori del Primitivo di Manduria, lo dice convinta dopo l’ennesimo furto subito. L’altra notte i ladri si sono introdotti nel deposito delle attrezzature agricole della sua azienda “Le Fabriche” in agro di Maruggio, portandosi via quasi tutto. Fresatrici, carrelli, atomizzatori ed altri arnesi per la lavorazione dei campi, non ancora del tutto inventariati, per un valore approssimativo superiore ai ventimila euro. Un anno fa, dalla stessa azienda, i malviventi, forse proprio gli stessi che hanno portato a segno quest’ultimo colpo, s’impossessarono di un trattore ed altri attrezzi. Un danno non indifferente per l’imprenditrice costretta a fare investimenti non previsti per l’acquisto delle apparecchiature perdute. Nella notte tra martedì e mercoledì i malviventi si sono ripresentati nella sua antica masseria “Le Fabriche” nell’omonima contrada nelle campagne di Maruggio. I banditi hanno tranciato i cavi d’acciaio del recinto e si sono introdotti nel magazzino facendo razzia di tutto quello che era trasportabile lasciando il grosso trattore nuovo di zecca che era parcheggiato in un garage attiguo. Per portare via tutto avranno utilizzato un camion di grosse dimensioni. Al momento del furto la masseria era abitata da alcuni dipendenti che non hanno sentito nessun rumore. Ieri mattina all’alba, quando i lavoratori si sono recati nel deposito per prendere l’attrezzatura e i mezzi, hanno fatto la triste sorpresa. Avvertita subito, la proprietaria che vive a Manduria si è recata sul posto facendo la conta dei danni. L’azienda non è coperta da assicurazione contro i furti ed è priva di sistema di allarme in fase di installazione proprio in questi giorni.
La disperazione e la rabbia l’hanno poi spinta a scrivere un significativo post su Facebook che spiega bene lo stato d’animo di chi ripetutamente è vittima dei ladri. «Ho subito l’ennesimo furto di attrezzature agricole e francamente non ho molta voglia di andare a fare la denuncia alle forze dell’ordine», afferma l’imprenditrice che ha premura comunque i difendere l’ultimo anello del sistema. «a da recriminare a chi personalmente si adopera al meglio e con coscienza nell’esercizio del suo lavoro – scrive -, ma l’aver constatato personalmente della grande disparità di mezzi e uomini che i nostri governi destinano all’ordine e alla sicurezza di noi cittadini (mai a del maltolto è stato ritrovato), rispetto a quanto destinano al controllo delle aziende con lo scopo di fare cassa, ovviamente mi fa pensare che denunciare sia una perdita di tempo». La polemica dell’imprenditrice del vino è riferita ad un controllo del Nucleo investigativo lavoro a cui la sua azienda è stata recentemente sottoposta.
A marzo dello scorso anno anche suo fratello Gregory Perrucci, titolare dell’azienda Felline di Manduria, ha subito il furto di mezzi agricoli per un valore di circa 150mila euro.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Sergio di Sipio
gio 25 gennaio 2018 08:08 rispondi a Sergio di SipioLe parole non bastano più ci vuole più lavoro di controllo programmato da esperti che conoscano di cosa si tratta e chiudano definitivamente le falle a questi abusi. Ma sono proprio abusi o dimenticanze della politica e della scuola? In tutti i casi partecipo veramente commosso alle parole della Signora Petrucci Alessia.