
Come dimenticare il mostro di Bari, la belva di Via Celentano 12. È su di lui, Franco Percoco, l’autore della prima strage famigliare datata 1956, che è incentrato il nuovo film di Pierluigi Ferrandini in cui l’attrice manduriana, Mara Spinelli, vestirà i panni della maîtresse, l’amante in “Percoco. Il primo mostro d’Italia”.
Una storia raccapricciante: il giovane ventisettenne nei caldissimi anni cinquanta, quelli delle luci e delle ombre, dell’unità e del progresso, della frenesia e dello sperpero, del rock’n’ roll, della paranoia anticomunista e delle follie, accoltellò ubriaco di cognac i suoi genitori, Eresvida e Vincenzo di 64 anni e Giulio, il fratello di 21 anni perché voleva il suo spazio. Quello per divertirsi, per evadere dalla pressione famigliare, quello per concedersi il lusso di poter lupanare, di essere libero.
Ed ecco che in quella casa tutta per sé, per dieci lunghi giorni, lo spietato barese finalmente ebbe modo di divertirsi. E per svagarsi, quale miglior piacere del sesso? Così, nel film prodotto da Altre Storie con Rai Cinema, la manduriana Mara è la maîtresse del bordello per clienti facoltosi frequentato dal mostro che massacrò la sua famiglia nella notte tra il 26 e il 27 maggio. Le stanze, apparentemente libere e vuote, non lasciarono scampo, però, al nauseabondo odore di putrefazione dei corpi che, murati, non avevano mai lasciato la loro abitazione. È in questa drammatica, e vera, cornice storica che scosse l’Italia e, soprattutto la città di Bari, l’attrice messapica fa la sua comparsa: la padrona seducente della casa d'appuntamento frequentata dal folle, visibile sul grande schermo, in anteprima mondiale, al Bari International Film&TV Festival il 26 marzo e nei cinema italiani dal 13 aprile.
La manduriana, oltre a questo notevole film, ha partecipato a molti altri progetti cinematografici come il medical drama di Rai 1 “Fino all’ultimo battitto con Marco Bocci, Violante Placido, Bianca Guaccero e Loretta Goggi e la fortunata serie “Il Commissario Ricciardi“.
Marzia Baldari
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