Sabato, 19 Luglio 2025

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Ribelliamoci contro questo cattivo gusto, ribelliamoci contro l’incapacità

Il progetto di Viale Mancini, l'ultimo di una serie di interventi di pessimo gusto

Viale Mancini, nel riquadro Ferdinando Arnò Viale Mancini, nel riquadro Ferdinando Arnò

Che gli alberi di Viale Mancini abbiano diritto di vivere lo darei per scontato. Non penso ci sia un Manduriano d'accordo sull'abbattere le Robinie di Viale Mancini, veramente non penso. Ma sostituire le Robinie di Viale Mancini non è nemmeno la cosa più sciagurata che l'assessore Piero Raimondo ha riservato al verde pubblico di Manduria.

Basti pensare allo squallore di Piazza Tubi. Sì, mi assumo la responsabilità di chiamarla tale, anche se mi attirerò i commenti cattivi del "Comitato": il prato lasciato morire, l’irrigazione costata un occhio della testa mai entrata in funzione, alberi piantati giovanissimi lasciati seccare, le giostrine realizzate cementificando un'aiuola, macerie di cemento armato coperte da graffiti nel tentativo di camuffare la tristezza di quella piazza assolata, migliaia di euro spesi per piantare una quantità assurda di piantine di Lippia mai fiorite. Questo è veramente vergognoso.

Ma andiamo avanti. La rotatoria di Via per Oria, ne vogliamo parlare? Dove hanno piantato uno stelo striminzito di Ulivo, di una tristezza incredibile.

Oppure, come hanno fatto notare anche alcuni membri dell'opposizione, quello che doveva essere il Parco della Vita. Non so se mai nessuno è andato a visitarlo, ma lo stato in cui versava era ignobile (adesso è tutto bruciato).

Per non parlare della nuova aiuola in Villa con la scritta "Città di Manduria", illeggibile perché i geni l’hanno piazzata dietro a ciuffi scomposti di graminacee messi lì per scopiazzare (eh sì, “lu sapimu fari puru nui”) malamente il bellissimo progetto di Marco Bay per Piazza Tubi che avevo regalato (lavori compresi) alla Città .

Ecco qual è il problema vero: è l’incompetenza, l’incapacità, il cattivo gusto.

Provate ad andare a vedere l'obbrobrio di aiuole realizzate sulla Via per Avetrana, praticamente un giardino Zen, con sentieri di ciottoli bianchi che terminano su monti in miniatura, capolavoro. E gli alberi in Villa? Distrutti per fare spazio a una assurda seconda fila di lampioni
E lo sfalcio? Riguardo allo sfalcio l'assessore è avanti, sta copiando lo sfalcio ridotto di Milano dove in alcune aiuole l’erba non viene tagliata, permettendo alle piante di arrivare alla fioritura. Solo che a Manduria lo hanno esteso a tutte le aiuole :)
Febbrili lavori prima delle Elezioni Europee , poi tutto è tornato come prima, erba alta ovunque.
Le Robinie, le Robinie di Viale Mancini fanno parte di un paesaggio rimasto incollato nella anima di tanti Manduriani, perché in tanti siamo andati alla scuola elementare F. Prudenzano. Chi si ricorda il bidello Uccio chi si ricorda il professore Mazzei che abitava di fronte?
Il vento tiepido e la luce morbida di Viale Mancini portano con sé il flusso dolce delle voci dei bambini delle elementari.
Secondo me sono belle anche le mattonelle, super vintage, mattonelle che tra l’altro non sono state rovinate dalle Robinie. Sono le Robinie che hanno sofferto perché piantate in aiuole molto piccole.

E allora se qualche albero è malato e irrecuperabile ok togliamolo. Ma perché poi non lasciamo l’aiuola così com’è? Lasciamo che sia l’assenza a ricordarceli. Perché in quella aiuola non ci facciamo crescere dei fiori? Esistono queste bombe di semi in stile guerrilla gardening, ai bambini le porterò io. Gli altri alberi anche se anziani non si toccano!

Ribelliamoci contro questo cattivo gusto, ribelliamoci contro l’incapacità.

E allora facciamocelo dire dagli alberi, facciamolo dire a Flavia Mancini al cui bisnonno hanno intitolato la Via.
Allora di fronte a casa di Flavia Mancini piazzerò su un albero di Robinia degli elettrodi che mi permetteranno di tradurre il segnale elettrico della pianta in notazione e cercheremo di suonarci assieme. L’ho fatto con successo con la vite di Primitivo, lo faremo con la Robinia. Chi ha a cuore Viale Mancini venga ad ascoltarli, gli alberi.

Ferdinando Arnò

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2 commenti

  • Gregorio
    dom 30 giugno 2024 08:45 rispondi a Gregorio

    Infatti, questa è l’amministrazione comunale del cambiamento….IN PEGGIO !!!!

  • Gregorio
    dom 30 giugno 2024 12:15 rispondi a Gregorio

    SENZA GLI ALBERI, LA VITA SULLA TERRA SAREBBE IMPOSSIBILE Le specie vegetali forniscono l’ossigeno e sono al contempo una parte essenziale della catena alimentare del nostro pianeta. Grazie ai loro processi di respirazione e fotosintesi, gli alberi aiutano a combattere il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica e contribuendo alla pulizia dell’aria; incamerano inquinanti come biossidi di zolfo, ozono, ossidi di azoto. Più alberi nelle città, maggiore la termoregolazione ambientale offerta ai centri abitati. Più alberi nelle campagne e nei monti, meno erosione del suolo e dissesto idrogeologico, maggiore salvaguardia degli argini e dei terreni attraversati dalle acque. Mi chiedo: Dove vivono Attanasio e Raimondo?

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