
Mi chiamo Emilia De Tommasi sono nata a Bari e vivo da 27 a Londra con mio marito e quattro figli.
Dopo un anno di lontananza dalla terra natia a causa della pandemia, decidiamo di trascorrere dei giorni al mare presso Marina di Pulsano.
E` una calda mattina di settembre siamo arrivati da soli due giorni. Sembra un sogno, eppure siamo tutti al mare finalmente! Le mie figlie Nicolina ed Elena sono felici in quanto Gabriel, loro fratello, è arrivato da Londra la sera prima
Sono circa le nove del mattino vanno tutti al mare io e mio marito Viktor decidiamo di raggiungerli più tardi. Dopo solo dieci minuti squilla il mio cellulare. E` Nicolina che con una voce soffocata e dolorante dice mamma. Capisco immediatamente che `e successo qualcosa di serio. Mio marito corre in spiaggia e mi informa che Nicolina è caduta. Una caviglia sembra rotta o forse entrambe. Io decido di raggiungerli. Li intravedo dalla strada che a fatica cercano di portare su Nicolina. Chiamo l’ambulanza che nel giro di cinque minuti arriva! Siamo tutti sotto shock. Gli operatori sanitari ci comunicano che Nicolina sarà portata all’ospedale di Manduria.
E` questo l’inizio del nostro viaggio nella Buona Sanità Italiana. Nonostante la nostra diffidenza e preoccupazione, veniamo subito rassicurati dai racconti di nostra figlia sin dal primo giorno di ricovero.
Nicolina ha una frattura scomposta alla caviglia destra che necessita un intervento e una frattura al piede sinistro. Nicolina ci trasmette racconti di grande professionalità`, umanità ed empatia alla massima potenza da parte di tutto il personale sanitario: Oss, infermieri, fisioterapisti, medici e persino i vigilantes. Dal reparto di ortopedia a quello della radiologia, chirurgia e anche cardiologia.
I nostri dubbi e perplessità ci vengono smentiti da subito. Non immaginiamo neanche quanto di più ha da offrire un piccolo ospedale ma “grande” per i motivi sopra elencati certo più grande di qualunque ospedale metropolitano di mia conoscenza… Decidiamo di affidare nostra figlia Nicolina alle cure dei medici dell’ospedale Marianna Giannuzzi. Ci fidiamo e la nostra è una decisione saggia. L’intervento riesce: a Nicolina viene messa una placca e dieci chiodini. Viene dimessa dopo quattro giorni e sottoposta a frequenti controlli per circa cinque settimane. Sino all’ultimo giorno le cure sono state impeccabili e amorevoli. Nicolina ad oggi fa progressi e presto non userà più neanche le stampelle. Il nostro viaggio nella buona sanità italiana termina qui con con un grazie di cuore a tutti per tutto. Con stima affetto e gratitudine
Emilia De Tommasi
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5 commenti
Filomena Tinella
mar 9 novembre 2021 02:58 rispondi a Filomena TinellaEmilia all'anagrafe, Lilly per le amiche che ringraziano ogni giorno il Signore per averla incontrata e conosciuta ,lei è la sua meravigliosa famiglia. Lilly , è la persona più efficiente a dare senso alla vita e ad apprezzare il dono meraviglioso della vita, la bellezza della natura che circonda ,ama profondamente la sua terra madre , difende rigorosamente l'ambiente naturale dall'inquinamento tecnologico, dall'assenza di senso civico degli umani, prestandosi personalmente e sensibilmente alla cura del territorio ,tutto questo però non solo con le parole ma con i fatti ,quello che tutti quanti siamo obbligati a fare ma che nella massa popolare lunge anni luce . La cosa più preziosa che possiede, è , la cortezza e la bontà di essere infinitamente grata a tutti coloro che lo meritano .
Marco
ven 5 novembre 2021 06:03 rispondi a MarcoSignora, molto probabilmente una buona parte del personale dell'ospedale di Manduria ha fatto gavetta altrove, in ospedali del nord dove difatti si sono laureati... Non si sono laureati a Manduria... 🧟
Lara
dom 7 novembre 2021 02:13 rispondi a LaraEppure, dopo essere stato formato altrove, ha scelto di tornare nella piccola realtà di provincia, mettendo a disposizione della cittadinanza la propria esperienza. Magari ne vale la pena
f__
ven 5 novembre 2021 07:12 rispondi a f__Perché denigrare così il nostro paese invece di apprezzarlo ? Perché bisogna sempre elogiare gli altri anche quando il merito è dei nostri concittadini ? Una persona saggia e matura non avrebbe fatto questo ragionamento…Un medico/infermiere/oss può essere il più bravo al mondo e laurearsi e fare gavetta nel paese più arretrato al mondo allo stesso tempo può laurearsi e fare gavetta nel paese più evoluto al mondo ma non capire niente… QUANDO CAPIREMO CHE DIPENDE DAL SINGOLO E NON DAL NORD O SUD ITALIA ???
Rosa Petruzzi
ven 5 novembre 2021 05:03 rispondi a Rosa PetruzziSono fiera dei medici e infermieri che abbiamo a Manduria nel nostro ospedale M.Giannuzzi hanno avuto cura di mio padre quando si è ammalato di COVID , quando andai a prendere i suoi indumenti personali i loro visi erano tristi mi hanno accolta con umiltà ,erano dispiaciuti per mio padre per non essere riuscito a salvarsi da questo brutto virus ! Che Dio ce ne renda merito sempre !