Prevendite quasi esaurite e un’attesa altissima per il film “Il contrabbandiere”, scritto e diretto dal regista pugliese Federico Rizzo. Sarà proiettato in prima assoluta il prossimo 10 marzo nel cineteatro Impero di Brindisi e, a seguire a Taranto, Lucera e in giro per la Puglia. «Sono estasiato», ha detto il produttore Giuseppe Romanelli grato per la febbrile risposta dal pubblico per un film che pone al centro la Puglia e i giovani pugliesi con le loro preoccupazioni per il futuro. Il lungometraggio è infatti girato tra le province di Brindisi e Taranto (tra cui Manduria, San Pietro in Bevagna e Campomarino) e racconta la storia di un ristoratore in crisi che, per disperazione, convince i suoi amici a ripristinare il contrabbando di sigarette fermo in Puglia da oltre vent’anni. Al centro anche l’Albania, una delle terra di partenza del commercio illegale “delle bionde”.
E in mezzo il mare, l’Adriatico. Nel film di Rizzo la Puglia ritorna ad essere quella degli anni ‘90, quando il contrabbando rappresentava l’ammortizzatore sociale per eccellenza sopratutto per i giovani e poi i malavitosi persi nell’incertezza del futuro e delusi dalla politica locale. “Il contrabbandiere” è un tuffo nel passato anche nella scelta dei colori della pellicola, sebbene il tempo sia quello presente del ventunesimo secolo. Che cosa è cambiato? O meglio, cosa non è cambiato in più di vent’anni in Puglia? La risposta è nel film.
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