Un’esplosione si è verificata alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, nel bacino di Suviana, nel bolognese. Il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, è tragico: quattro morti, tre feriti e cinque dispersi. Difficili le operazioni di recupero degli operai e tecnici che stavano operando nell’impianto, in tutto 12 lavoratori, tutti di ditte esterne tranne un ex dipendente di Enel. Il Comune di Camugnano, dove c’è la centrale, spiega che uno dei due gruppi di produzione di energia era in manutenzione straordinaria e oggi era previsto il collaudo. Ma all’accensione c’è stato lo scoppio.
I vigili del fuoco si calano con le bombole d’ossigeno. Le testimonianze dei soccorritori sono drammatiche: “Mi tremano le gambe”. La centrale idroelettrica di Bargi, costruita sulla sponda del lago di Suviana, è la più potente dell’Emilia Romagna. Attivata la protezione civile, sul posto oltre a una settantina di vigili del fuoco, i carabinieri, i sindaci dei Comuni montani della zona, le ambulanze e gli elisoccorso che hanno portato via i feriti. Il luogo è stato raggiunto anche dal sindaco Matteo Lepore e dal prefetto di Bologna Attilio Visconti. In viaggio verso la centrale anche il ceo di Enel Green Power Salvatore Bernabei e il direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta.
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