
Quando si è a dieta con lo scopo di perdere peso, sono diversi gli aspetti a cui fare attenzione. Uno dei più importanti riguarda l’impiego di dolcificanti. Come gestirlo? Quali scegliere? Scopriamolo assieme nelle prossime righe.
La chiarezza sullo zucchero di canna
Nel momento in cui si decide di iniziare una dieta dimagrante, capita spesso di decidere di sostituire lo zucchero bianco con quello di canna. Si tratta di una scelta giusta? Rispondere a questa domanda nel modo giusto vuol dire invitarti innanzitutto a leggere un approfondimento per capire se lo zucchero di canna fa male e ricordarti che, quando lo si nomina, non si è sempre precisi.
Ci si dimentica infatti di ricordare che esistono due tipologie di zucchero di canna. C’è quello grezzo, sottoposto a processi di raffinazione chimica, e quello integrale, ottenuto dalla canna da zucchero trattata - per la precisione schiacciata - con metodologie artigianali.
Il primo è quello che si trova nelle bustine al bar quando si beve il caffè la mattina. Al di là del ricorso ai processi di raffinazione chimica, è bene specificare che, nel caso dello zucchero di canna integrale, si ha a che fare con un apporto calorico leggermente inferiore.
In tutto questo, però, non cambiano le raccomandazioni relative al consumo: anche se meno calorico e caratterizzato da una maggior quantità di nutrienti, lo zucchero di canna integrale andrebbe assunto in quantità ridotte.
In un adulto sano, l’OMS consiglia di non superare i 25 grammi quotidiani. In caso di dieta dimagrante, questa quantità può rivelarsi inferiore sulla base delle indicazioni date dallo specialista.
Fruttosio e sorbitolo: li si può assumere se si è a dieta?
Altre due alternative molto popolari quando si parla di dolcificanti sono il fruttosio e il sorbitolo. Li si può assumere quando si è a dieta? Se la persona che segue il regime dimagrante ha dei valori della glicemia molto alti e una condizione clinica di pre diabete, è meglio evitare.
Diversi studi effettuati nel corso degli anni hanno infatti portato alla luce che, quando vengono introdotti nell’organismo, questi dolcificanti provocano l’innesco di meccanismi in tutto e per tutto affini a quelli causati dallo zucchero bianco.
I migliori dolcificanti naturali
Il quadro tracciato fino ad ora può sembrare tutto tranne che positivo per chi desidera gustarsi un caffè con una punta di dolce e, nel contempo, preservare la forma fisica. Per fortuna esistono diversi dolcificanti naturali che, al netto di allergie, intolleranze o controindicazioni particolari, possono essere chiamati in causa quando si è a dieta.
Qualche esempio? La stevia. Estratto dalle foglie della pianta nota come Stevia rebaudiana, si tratta del dolcificante ipocalorico e naturale più popolare in assoluto ormai da diversi anni. La pianta, coltivata originariamente in Sud America, si contraddistingue per foglie che presentano, tra i vari composti, lo stevioside.
Con un potere dolcificante di 300 volte superiore rispetto a quello del saccarosio, è chiaramente il responsabile del sapore di quello che, da tempo, è considerato uno dei migliori sostituti dello zucchero bianco e di quello di canna.
Un altro dolcificante naturale salutare spesso consigliato a chi è a dieta è lo sciroppo di Yacon. Ricavato dall’omonima pianta tipica della zona delle Ande, è al centro di diversi approfondimenti scientifici.
Tra queste è possibile citare uno studio argentino pubblicato nel 2009 - frutto del lavoro di un team dell’Universidad Nacional de Tucumán - che ha scoperto la sua capacità di migliorare la resistenza insulinica e la dislipidemia in un gruppo di donne in pre-menopausa obese.
Ricco di fruttoligosaccaridi, ha portato dei benefici anche dal punto di vista della resistenza insulinica.
Concludiamo rammentando che, al di là del dolcificante scelto, per dimagrire è fondamentale affiancare l’alimentazione sana all’attività fisica.
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