
La prima moglie di Celeste Pin ha presentato una formale richiesta alla Procura di Firenze affinché vengano approfondite le indagini sulla morte dell’ex calciatore, trovato privo di vita nella sua residenza sulle colline di Careggi il 22 luglio scorso. Pin, 64 anni, era una figura ben nota del calcio toscano, protagonista negli anni Ottanta con la maglia della Fiorentina e successivamente dirigente sportivo in varie società della regione.
La Procura ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo, con l’ipotesi prevalente di un suicidio. Tuttavia, al momento non risultano persone indagate e le indagini sono ancora a carico di ignoti. Il fascicolo è seguito dalla pm Silvia Zannini. Nonostante la magistratura avesse disposto la restituzione della salma ai familiari, il 25 luglio la prima moglie dell’ex calciatore ha chiesto una nuova fase investigativa. La donna, madre di due dei figli di Pin, ha espresso perplessità sull’ipotesi del gesto volontario e ha sollecitato l'esecuzione di ulteriori accertamenti, inclusa un’autopsia con particolare attenzione ai risultati tossicologici. Inoltre, ha domandato il sequestro del cellulare e dell’abitazione dell’ex marito.
Nei giorni precedenti, gli inquirenti avevano già ascoltato diverse persone vicine a Pin, tra cui parenti e medici. La ex moglie, però, ha raccontato che l’uomo sembrava sereno, impegnato in nuovi progetti e pieno di energia. I due si sarebbero anche sentiti telefonicamente poche ore prima della tragedia, fatto che rafforza in lei il sospetto che non si tratti di un suicidio. Ora spera che la Procura non si fermi e vada a fondo nella ricostruzione degli eventi.
Fonte
