La Procura della repubblica di Taranto ha sospeso dal servizio tre dipendenti della Asl di Taranto con ruoli dirigenziali amministrativi, perché ritenuti responsabili di truffa aggravata e continuata a danno del Servizio sanitario regionale al fine di favorire una società romana.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nas di Taranto e Roma, si legge in un comunicato del procuratore capo della Repubblica di Taranto, Carlo Maria Capristo, «hanno permesso di individuare un organizzazione criminale che ha posto in essere una truffa ai danni della Asl di Taranto, perpetrata da tre imprenditori con la complicità di dirigenti e dipendenti della stessa Asl, quali esecutori materiali, tutti, per avere ed in concorso tra loro, utilizzato artifizi e raggiri con sottrazione fraudolenta di crediti destinati a vari enti pubblici, al fine di procurare ad una società di Roma un ingiusto profitto consistente nella riscossione della somma di 338.799 euro corrispondente all’importo complessivo di Iva, relativo alla transazione a stralcio del giudizio promosso da altra omonima società con sede a Taranto, contro la Asl, sottraendo la somma destinata a quest’ultima società”.
I provvedimenti firmati dal gip Martino Rosati su richiesta del pubblico ministero Lanfranco Marazia, ha riguardato anche sei decreti di sequestro di beni nei confronti degli indagati.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.