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E’ composta da 79 pagine e una ventina di rilievi critici la relazione degli ispettori del Dipartimento della ragioneria dello Stato che dal 29 giugno al 2 agosto di quest’anno hanno esaminato i conti del comune...

Le 79 pagine che bocciano Massafra e i suoi assessori

Massafra Massafra | © La Voce

E’ composta da 79 pagine e una ventina di rilievi critici la relazione degli ispettori del Dipartimento della ragioneria dello Stato che dal 29 giugno al 2 agosto di quest’anno hanno esaminato i conti del comune di Manduria facendo emergere omissioni ed errori, alcuni dei quali davvero imbarazzanti, sulle spese dell’amministrazione comunale negli anni 2013 – 2017. Praticamente tutto il periodo della sindacatura di Roberto Massafra e della sua giunta sul cui pessimo risultato gli inviati del Ministero dell’Economia e Finanze non potevano trovare parole più significative: «Dalla lettura dei dati contabili – si legge nel loro rapporto -, emerge che le differenze tra i valori assestati in bilancio e quelli consuntivi (accertamenti e impegni), sono sintomatiche della bassa capacità di programmazione dell’Ente e della difficoltà dello stesso di raggiungere gli obiettivi di bilancio individuati nel corso dell’anno».

Quella che viene fuori nel rapporto degli ispettori è una allegra gestione delle risorse economiche che non teneva conto di regole e leggi con violazioni su procedure anche di una certa importanza. Una conduzione casalinga dei conti pubblici e dei bilanci, alcuni addirittura dissimili tra entrate e uscite o sovrastimati per chiudere in pareggio, oppure ancora con sbilanciamenti tra residui passivi e attivi. Da una lettura non del tutto approfondita ne abbiamo rilevato alcuni, quelli a nostro avviso più importanti che meritano la sottolineatura. E’ il caso dei premi di produttività elargiti a tutto il personale senza la preventiva specifica degli obiettivi da raggiungere e, in alcuni casi, senza il necessario e vincolante parere del nucleo di valutazione interna. Come l’assenza del piano delle performance che ha permesso alle figure apicali di ottenere il massimo della premialità. «L’esame delle schede di valutazione di alcuni dipendenti – scrivono gli ispettori -, dimostrano che i criteri utilizzati, sebbene assegnino punteggi diversi, nella sostanza, poi, riconoscono a tutti i titolari di posizione organizzativa il massimo della retribuzione». E restando in tema di retribuzioni, strana anche la parte riguardante i compensi riconosciuti agli impiegati delle commissioni e sottocommissioni elettorali sulla base di calcoli errati per la costituzione dei cosiddetti fondi accessori o, in altri casi, addirittura non dovuti: “l’incarico di componente delle commissioni elettorali comunali è gratuito, ad eccezione delle spese di viaggio…», scrivono in proposito gli ispettori riportando una normativa di legge.

Dubbi anche sui compensi accordati ai vigili urbani. «Il Comune di Manduria – si legge nel rapporto -, ha consegnato le determinazione di liquidazione dei progetti denominati “Fiera Pessima” per gli anni 2015, 2016 e 2017 … da cui emerge che le somme liquidate sono state pari a 4.157 euro per il 2015; 4.157per il 2016 e 5.500 euro per il 2017 a fronte della somma stanziata pari a 20.700 euro, 25.000 euro e 25.000 euro nei rispettivi anni», facendo quindi notare una parziale e sottostimata rendicontazione di quanto effettivamente sborsato dal comune. E poi la non applicazione di norme contrattuali, l’assenza di contrattazione aziendale per i quattro anni presi in esame o la mancata comunicazioni all’Aran dei fondi per il personale dirigente. Sui dirigenti poi c’è un capitolo a parte dove si gettano ombre sulla legittimità dei compensi di risultato del segretario generale per la mancanza di piano di performance. Addirittura non risulterebbero i contratti dei dirigenti assunti a termine. E ancora ingiustificate proroghe degli appalti per mancanze di gare, l’eccessivo ricorso ai debiti fuori bilancio, gli incarichi legali senza impegno di spesa e via dicendo. Insomma, tutto quello che in questi quasi cinque anni di sindacatura Massafra la maggioranza dei manduriani ha imparato a conoscere e a criticare. Questa volta le critiche non vengono dai cittadini o dal “giornalino” di turno, ma da tecnici esperti che su come è stata male amministrata la cosa pubblica in questi anni non hanno avuto dubbi.

Nazareno Dinoi

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4 commenti

  • lorenzo trupiano deluso ??
    sab 2 dicembre 2017 07:54 rispondi a lorenzo trupiano deluso ??

    Che pena che provo per questi ex politici altezzosi ma incapaci. Purtroppo non provano vergogna.

  • giorgio sardelli
    sab 2 dicembre 2017 05:43 rispondi a giorgio sardelli

    Carissimo Nazareno Dinoi, qualcuno lo aveva già fatto presente che a Manduria si stava governando male e senza un minimo di progettazione ma lasciando da parte questi discorsi ora viene spontaneo domandare: A tutto questo ci sarà un seguito? la legge farà il suo corso? alla fine chi pagherà? spero che almeno questa volta i contribuenti di Manduria siano lasciati in pace.

  • dott. MALAGNINO COSIMO
    sab 2 dicembre 2017 05:38 rispondi a dott. MALAGNINO COSIMO

    ECCO L'UOMO CHE PARLAVA ... FACENTE PARTE DELLA MANDUIA DEL BENE CHE LOTTA CONTRO LA MANDURIA DEL MALE , PROBABILMENTE CE L'AVEVA CON SE STESSO VISTO IL RISULTATO PESSIMO , BOCCIATA LA SUA AMMINISTRAZIONE COME SINDACO . AFFERMAZIONE SPARATA , ESTATE 2016 O 2015 ? , DAL PALCO A S. PIETRO IN BEVAGNA , DOPO LO SPETTACOLO MUSICALE : AFFERMAZIONE ARROGANTE , SUPPONENTE , PRESUNTUOSA SPARATA " DAL MIGLIORE " DELL'EPOCA !! SE LA NOTIZIA RIPORTATA DA QUESTO GIORNALE E' VERA QUESTO SOPRA E' IL MIO CHIARO COMMENTO . AMMINISTRAZIONE BOCCIATA !!

  • sergio di sipio
    sab 2 dicembre 2017 08:12 rispondi a sergio di sipio

    Mi duole entrare ricordare che le Marine di Manduria sono prive di acqua potabile e fogna. Credo che i futuri Consiglieri Comunali e Sindaco si ricordino degli abitanti di San Pietro in B. Specchiarica e Torre Colimena.

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