«Rileviamo positivamente la delibera di Giunta regionale con il cambio del Piano di tutela delle acque e relativa eliminazione dello scarico a mare e con depurazione e riutilizzo delle acque».
Giunge dal movimento politico “Articolo 1” di Manduria la prima approvazione alla delibera della Regione Puglia che elimina la condotta sottomarina ma non lo scarico in mare, seppure di emergenza, con lo sversamento direttamente in battigia dei liquami depurati non smaltibili diversamente quando piove intensamente, oppure in caso di guasti al depuratore (in tal caso i reflui arriverebbero in mare non depurati).
«E' quel che si voleva fin dal primo giorno: finalmente ottenuto grazie alla mobilitazione popolare», scrivono gli attivisti di Articolo 1 che sull’argomento si sono documentati approfonditamente con il «confronto con tutte le posizioni che si sono via via registrate sull’importante questione, al fine, appunto – si legge nel comunicato stampa - di ascoltare, conoscere, capire». Ultimo di tali incontri quello con il professore geologo Mario Del Prete che «aveva la finalità di conoscere gli aspetti tecnico-scientifici della questione depuratore – fanno sapere gli Articolo 1 - così come trattati ed affrontati da un eminente geologo, quale il prof. Del Prete sicuramente è».Il Movimento democratico e progressista di Manduria polemizza poi con gli organi di informazione. «La faziosità con cui certa stampa ha riportato l'evento – si legge nella nota che non spiega però l’origine della polemica - ci convince sempre più dell'imbarbarimento della politica manduriana, degna del peggior integralismo populistico da cui ci dissociamo con fermezza». La posizione di Articolo 1 sul tema è chiara da tempo, ribadisce il movimento che sintetizza così la sua linea: «necessità della realizzazione del depuratore, assoluto rifiuto dello scarico di mare e di tutte quelle soluzioni che lo prevedano indirettamente e/o residualmente (contraddicendosi, in quest’ultimo punto, con il contenuto della delibera regionale da loro avallata e santificata, ndr), ricerca delle soluzioni tecniche che rendano possibile l’ottimizzazione dell’impianto con l’irrinunciabile tutela del mare e dell’ambiente, no alle strumentalizzazioni da qualunque parte possano trarre origine».
Entrando nel merito del progetto di Aqp che nessuno ancora ha visto, Articolo 1 ravvisa comunque la necessità di «vigilare sull'efficienza del depuratore ed, a tal fine, è necessario conoscere immediatamente il progetto esecutivo di Aqp che invitiamo a pubblicizzare nel modo più ampio e nel più breve tempo possibile».
Il gruppo democratico e progressista chiede al prefetto di Taranto di sollecitare in tal senso l’Aqp quale «primo passo per calmare gli animi dei più esagitati». Riferendosi evidentemente a chi manifesta ed ha manifestato sinora pacificamente, i progressisti di Articolo 1 ritengono «giusto e doveroso, per la tutela dell'ordine pubblico, la presenza di agenti sul territorio». Articolo 1, infine, «ritiene indilazionabile il ritorno alla buona politica che prevede l’ascolto e la conoscenza dei problemi che è chiamata a risolvere e la formulazione degli indirizzi per la loro soluzione ispirati ai principi della sinistra».
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8 commenti
angela sisto
lun 2 ottobre 2017 06:25 rispondi a angela sistoSono curiosa di sapere in che modo si vigilerà Forse con turni di volontari sui futuri impianti? Perchè invece non chiedere l'istallazione di monitor sistemati in luoghi accessibili per rendere noti i dati qualitativi e quantitativi dei relativi reflui immessi e la qualità delle acque in uscita e tutti i dati di sintesi in modo che tuttti sappiano e capiscano?
Lucchese michele
mer 19 luglio 2017 11:53 rispondi a Lucchese micheleRitengo che articolo 1 non abbia capito come funziona l'impianto ,e i componenti dovrebbero approfondire le loro conoscenze in materia di liquami
Carlo.
mar 18 luglio 2017 07:51 rispondi a Carlo.-------------------------- E' inutile stare a ripetere sempre le stesse cose, se poi leggiamo addirittura che la gente ha manifestato (ancora pacificamente) perché vuole il depuratore di fogna vicino al mare, senza condotta sottomarina, ma con un ruscellamento che porterà i reflui direttamente sulla riva del mare è il colmo dei colmi, a meno che non abbia capito male leggendo l'articolo. --------------------------------- Comunque il famoso dissalatore costruito da Acquedotto Pugliese sul fiume Chidro che doveva dissalare tutto il mare, giace lì incompiuto e arrugginito, non vorrei che anche questa storia finisse allo stesso modo. --------- Però sono stati un po' spiazzati, perché pensavano che anche questa volta sarebbe stato facile combinare disastri come allora nel più totale silenzio.
oronzino novolese
mar 18 luglio 2017 04:47 rispondi a oronzino novoleseIspirati all'ascolto ,alla buona politica,ed agli indirizzi ispirati da una politica di sinistra. Un conto è analizzare la delibera regionale. Che stabilisci gli indirizzi generali. E si sa perché viene fuori ora questa decisione.altra cosa è condividere e sostenere la localizzazione del depuratore . Stesso errore di10 anni fa della sinistra regionale e manduriana. Ancora continuate!la sinistra dei consorzi la sinistra delle grandi opere. La sinistra di opere per la gente. ..... la sinistra facciamola . La sinistra del non ascolto. Non hanno mai voluto ascoltare allora. Ed ora? Come si presenta questa sinistra.? Bravi .. non basta dire ascoltiamo. Come ascoltate. Cosa ascoltate. Chi ascoltate. Se è sinistra . I primi sono la povera gente . Gli ultimi.
Francesco de Lorenzis
mar 18 luglio 2017 11:58 rispondi a Francesco de LorenzisLo scarico a mare ci sarà: invece della condotta ci sarà un solco. La battigia rimane il recapito finale. Lo scarico emergenziale scaricherà 15 volte all'anno, più di una volta al mese; senza contare tutte le volte in cui ci saranno delle emergenze. Vai a stabilire poi quali saranno le ragioni che avranno causato l'emergenza. Ci è dato conoscere, statisticamente, quante volte capiterà di usare lo scarico di emergenza? 5 volte l'anno? e siamo a venti scarichi.
Francesco de Lorenzis
mar 18 luglio 2017 02:08 rispondi a Francesco de LorenzisMi correggo da solo perché, per quello che posso, cerco di essere preciso. Il depuratore sverserà nel solco i reflui più o meno affinati 15 volte all'anno. Lo scarico emergenziale funzionerà un numero imprecisato di volte.
Giuse Demauro
mar 18 luglio 2017 10:25 rispondi a Giuse Demaurovorrei fare solo una considerazione: ok, niente condotta sottomarina, ok per eventuali temporanei surplus in caso di piogge eccezionali (tanto l'acqua piovana la trova ugualmente la strada verso il mare) vorrei solo capire ma questi SIGNORI DI ARTICOLO 1 LO HANNO CAPITO CHE IN CASO DI MALFUNZIONAMENTO DEL DEPURATORE "L'EVENTUALE SURPLUS" DI LIQUAMI FOGNARI CHE SI SVERSEREBBERO IN BATTIGIA SAREBBERO COMPOSTI DA LIQUIDO MISTO A MERDA CHE ANDREBBE A SVERSARSI IN MARE UGUALMENTE? LO HANNO CAPITO CHE SVERSAMENTO IN BATTIGIA EQUIVALE A SVERSAMENTO SULLA SPIAGGIA? per la serie la cura è peggio del male....... ma noi notoriamente siamo masochisti e amiamo farci del male....
giovanni perrucci
mar 18 luglio 2017 08:40 rispondi a giovanni perrucciComincia, proprio bene l'art.1, con un gran rispetto e cinsiderazione della gente e del territorio...auguri art. 1!!!!!