In nove mesi, gennaio settembre 2017, la chiesetta sconsacrata di Santa Croce ha consumato, tra acqua e corrente elettrica, bollette per 1.804 euro. A pagare è stato il comune di Manduria a beneficio delle associazioni Cea-Legambiente che lì hanno svolto e svolgono le proprie attività associative e culturali facendosi pagare, in alcuni casi, un contributo dai privati. E’ questa una delle cose che i funzionari del comune stanno cercando di chiarire su quello che sta diventando un vero giallo. Come più volte è emerso, infatti, non esisterebbe nessun atto tra la proprietà dell’antico luogo di culto sconsacrato, il comune di Manduria appunto, e gli attuali gestori la cui permanenza rimane un enigma. Gli ambientalisti, infatti, sono gli unici possessori delle chiavi del monumento pubblico di importanza storica che recentemente è diventato anche sede distaccata dello Stato civile del comune di Manduria dove è possibile celebrare matrimoni. Per farlo, come è accaduto lo scorso 31 ottobre, lo stesso comune di Manduria che ne è proprietario, deve chiedere le chiavi a Legambiente-Cea.N.D.
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1 commento
Raimondo Turco
mer 17 gennaio 2018 02:29 rispondi a Raimondo TurcoChissà per quanti contatori elettrici,telefonici e idrici il Comune paga i consumi e ne beneficiano i privati. Io non riscii a venirne a capo ne da consulente ne da Assessore.