Un manduriano di 35 anni, A.S., è stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate nei confronti della moglie. Ad allertare gli agenti del locale commissariato è stata la sorella dell'arrestato.
I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno trovato solo l’uomo in casa perché la consorte si era rifugiata nella vicina casa della suocera. Rassicurata dalla presenza della polizia, la donna è tornata sul luogo del litigio dove ha confermato di essere stata minacciata dal marito con una pistola a seguito di un violento litigio.
Da un controllo all’interno dell’abitazione le forze dell’ordine hanno trovato una pistola, un revolver, un fucile a pompa e un fucile calibro 20 con relativo munizionamento, nonché tre katane con lame di varia lunghezza e varie armi giocattolo. Sotto il letto matrimoniale, ancora, è stato trovato un grosso pugnale tipo machete.
Inoltre, sono state sequestrate delle fiale sospette e delle compresse di Proviron celate vicino alla rastrelliera dei fucili.
La perquisizione, estesa anche all’autovettura dell’aggressore, ha permesso di rinvenire un paio di manette e un portafogli.
Le armi da fuoco e le relative munizioni, sebbene legalmente detenute, sono state sequestrate a scopo preventivo e cautelativo tenuto conto della concreta e attuale possibilità che le stesse potessero essere utilizzate per protrarre o aggravare gli effetti del reato contestato.
La donna dichiarato di essere stata più volte percossa dal marito, anche in presenza dei figli minori, a seguito degli oramai frequenti litigi. La stessa, tra le armi sequestrate, ha riconosciuto la pistola con la quale è stata minacciata.
A conclusione dell’attività svolta il soggetto è stato dichiarato in arresto e tradotto presso la locale casa circondariale.
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