Il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana,ha incontrato ieri la commissaria del Comune di Manduria Francesca Adelaide Garufi, per affrontare la questione dell’impianto in zona Urmo Belsito. La commissaria ha ascoltato con molto interesse le istanze, le ragioni e le criticità esposte, in particolare quellerelative alla localizzazione dell’impianto del depuratore e del suo scarico emergenziale al suolo e poi in mare, in battigia. Nell’incontro si è parlato anche dell’esposto all’Anac, l’ente nazionale anticorruzione, inviato nell’agosto scorso. Gli esponenti del comitato avetranese hanno inoltre fatto presente che l’eventuale autorizzazione comunale agli scavi per l’attraversamento delle strade comunali, richiesta dall’AQP, se concessa , diventerebbela condizione irreversibile di Urmo Bel Sito, come recapito definitivo del depuratore consortile.
La risposta della rappresentante di governo non èquella che si aspettavano i cittadini. Pur dicendosi «vicina alle loro rivendicazioni», la commissaria ha detto di non poter fare a perché il loro interlocutore è la Regione Puglia. Riguardo, poi, all’autorizzazione dell’attraversamento delle strade comunali ha detto di non avere ancora firmato niente e comunque l’eventuale autorizzazionesarà limitata solo ai mesi invernali.
La commissaria ha concluso dicendo che considerati i tempi quasi sicuramente sarà la prossima amministrazione politica ad occuparsene.
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1 commento
sergio di sipio
ven 17 novembre 2017 07:43 rispondi a sergio di sipioMi stavo interessando per avere un incontro con la commissaria. Regione o Roma sono le sponde da praticare. Chiederò lumi alla Guardia di finanza riguardo all'eventuale mancato pagamento per IMU e Tasi. Vedremo poi il da farsi. Se l'acqua comincerà a sgorgare e la fogna arriverà in tempi congrui. Cioè prima della dipartita eterna. O portare il Comune davanti ad un giudice chissà? Forse una alternativa ci sarebbe con l'incontro dei vari gruppi che si proporranno per guidare il Comune. Prospettando come priorità l'acqua potabile e fogna per le Marine e parte della città. Capiranno forse che il lavoro cominceranno ad influenzare le priorità di sopravvivenza.