(A proposito del progetto per la realizzazione di un secondo impianto di compostaggio sulla via per San Cosimo alla Macchia).
La lotta continua, si diceva un tempo. Qui siamo alle solite, alla fine di ogni storia si cerca qualcosa per non essere detti! Capisco che questa storia non è iniziata con i freschi e nuovi politici, ma a Manduria si cerca di fare cose impossibili, sempre alla fine delle storie.
Tutti ricordano la storia infinita del depuratore di fogna e di come sta finendo (cioè che nessuno ancora sa chi sarà penalizzato giù a mare). Ci risiamo con la pubblicità per far entrare nella testa della gente che dagli oggi e dagli domani sarà fatto ciò che il popolo plebeo non vuole, il quale alla fine si convincerà che non si poteva fare altrimenti.
Comunque, prima o poi, i cavilli li risolve sempre chi è riuscito (con le spalle sempre coperte) a fare ciò che non doveva essere fatto.
Ho notato che quando accadono certe cose che penalizzano i manduriani vi sono sempre gli uomini giusti al posto giusto, che non sono coloro che fanno parte della Commissione consiliare che discuteranno, se ho capito bene, solo di un'opera muraria e non del perché fu autorizzata tutta la storia.
Mettetevi tutti tranquilli, perché capannone o no l'immondizia sarà lavorata ugualmente, perché così fu deciso!
Ah, credo che senza capannone sarà anche peggio! Guardando, in generale, le elezioni degli ultimi 29 anni, i manduriani vogliono una cosa e poi votano coloro che fanno il contrario di ciò che vogliono.
Carlo De Marzo
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