Mi sembra opportuno chiedersi che carta abbia in mano Pecoraro in questo delicato momento della vita politico-amministrativa cittadina. Il sindaco si mostra sicuro di sé e piuttosto spocchioso nei confronti dei sei consiglieri di maggioranza, visto che l’altra sera, durante il secondo incontro, scaturito dalla verifica chiesta dal Gruppo Gea, ha respinto tutte le richieste avanzate dai sei consiglieri e soprattutto ha detto no al rimpasto che gli è stato chiesto. Ma c’è di più: con l’argomento posto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio comunale che si terrà questa mattina, ha letteralmente sfidato il gruppo, proprio sul terreno che a loro è più a cuore, cioè la realizzazione di quella che viene chiamata la seconda discarica in San Pietro in Bevagna e per la quale i sei consiglieri hanno fatto sapere di aver individuato un sito alternativo che non farebbe i danni che invece farebbe quello difeso e voluto da Pecoraro e dall’assessore Perrone.
Insomma, Pecoraro sta facendo proprio la voce grossa e sembra letteralmente strafregarsene di ciò che dicono, propongono e chiedono i sei consiglieri che lo mantengono sulla sedia. Tutto dipende quindi dal Consiglio comunale di oggi.
I sei hanno la possibilità di rispondere alla sfida di Pecoraro, perché possono bocciare il provvedimento che Pecoraro intende far approvare. I numeri per bocciare quanto proposto da Pecoraro contro la città ci sono: l’opposizione o minoranza – si può dire come si vuole- è formata da 9 consiglieri e con i sei di Gea si arriva a 15 contro 9 dalla parte di Pecoraro. Certo, forse Pecoraro potrebbe contare sul voto di Puglia, che sullo stesso argomento ci fu l’altra volta. Il consigliere Puglia – si sa- non ama il posto che gli ha assegnato l’elettorato. Non ama stare all’opposizione: già nella passata amministrazione, quella di Massafra, passò dall’opposizione in maggioranza. Potrebbe non esserci forse il voto della consigliera Ingrosso. Sempre oggi sarà chiaro se la consigliera Ingrosso è anche lei all’opposizione o invece nascostamente pecorariana, per usare il linguaggio del professore Caprino.
Comunque anche senza il voto di questi due consiglieri, il provvedimento di Pecoraro con 13 voti viene bocciato. Allora si può dire che il Consiglio di oggi è la classica cartina di tornasole, nel senso che si vedrà chi sta bluffando. Una cosa è certa: i comportamenti devono essere chiari perché il rischio di perdere la faccia è alto.
Arcangelo Durante
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5 commenti
Leo
dom 19 settembre 2021 02:58 rispondi a LeoSalve a tutti quindi ci portiamo la puzza anche a San Pietro? Meno male ha che mero abituato. C'è schifuuu
Messapico
dom 19 settembre 2021 03:00 rispondi a MessapicoCosa non va al nostro Sindaco, fa tutto lui e vi lamentate. Che volete di più. Vi sarebbe potuto capitare un Sindaco che ascolta i cittadini, che consulta i Consiglieri, che va incontro ai problemi della città. E magari sarebbe sempre in giro per le strade a controllare per rimproverare chi sbaglia. No no, meju custu....
Lorenzo
sab 18 settembre 2021 07:29 rispondi a LorenzoFerretti? Perrucci? E..... 🤣🤣🤣🤣 In quanto al perdere le facce... Basta girare Manduria e la sua Marina. Facce perse da decenni eppure governano ancora. Spero nei nuovi Commissari. Opinione
Giancarlo
dom 19 settembre 2021 10:14 rispondi a GiancarloIo invece non spero in nuovi commissari, perché ricordo che in piena vergogna "orfanelli" il Comune, guidato dai tre burocrati se ne fregò di costituirsi parte civile, sia nel processo da celebrare a loro, sia nei procedimenti per criminalità organizzata contro altri. A volte mi chiedo se i vari che pilotano tanto astio non abbiano altri scopi ed appartenenze... Parimenti ricordo che molti finanziamenti furono persi, anche alcuni la cui perdita viene oggi falsamente attribuita a questa maggioranza. il bene della comunità viene prima delle beghe e delle antipatie.
Lorenzo
lun 20 settembre 2021 12:55 rispondi a LorenzoCondivido il tuo pensiero nella sua valenza generale. Tuttavia la realtà Manduriana politicamente non è un esempio di buon governo e non solo negli ultimi 11 mesi. La mia è una chiara provocazione, anche se in altri comuni commissariati, I Commissari hanno fatto bene e molto. Ma quando vedi un Piano regolatore ancora bloccato dopo oltre 30 anni ( di cui per 3 volte vi era Pecoraro sindaco) e ti trovi una Marina senza acqua potabile, con una politica locale che gioca al giro delle poltrone, una speranza te la auspichi? O no? Caro Giancarlo vorrei avere il tuo ottimismo, essere scesi sotto i 30 mila abitanti la dice lunga di quanta gente scappa e scapperà da Manduria. Senza idee e capacità politiche, i paesi muoiono. Opinioni