Torno sulla questione del Calvario, perché proprio in questi giorni è arrivata in Comune la relazione del direttore dei lavori a proposito degli interventi di pulizia e rimozione delle erbe infestanti.. La relazione si compone di 12 righi che vale la pena di leggere .
“Quando si è conclusa la rimozione delle erbe infestanti è stato possibile prendere visione dello stato di conservazione e delle tecniche di esecuzione dell’opera. Il monumento è composto di una struttura architettonica lapidea sulla quale sono stati assemblati con malta a base di calce frammenti eterogenei di maiolica, vetro, ceramica e porcellana, spesso senza un criterio estetico ben preciso. Purtroppo la tecnica di montaggio dei frammenti non è risultata idonea per tutti i materiali tant’è che in passato , si sono verificati numerosi distacchi. I frammenti che si sono distaccati nel tempo sono stati accumulati senza adottare accorgimenti utili al rimontaggio nella collocazione originaria. Si consiglia pertanto di eseguire le operazioni di riserbo in modo costante e programmato in modo da evitare ulteriori distacchi in fase di rimozione delle erbe”.
Sulla base di questa relazione del direttore dei lavori il Comune pagherà la ditta per un importo di 8.500 euro.
E’ una relazione molto striminzita che di fatto non dice nulla su come i lavori sono stati eseguiti e soprattutto non dice nulla sui prodotti impiegati per rimuovere le erbe infestanti. Era proprio quello il problema. Io ho sempre chiesto all’amministrazione di conoscere i prodotti impiegati. Niente di tutto questo. Questa è una relazione che non dice assolutamente niente o meglio dice che si sono accumulati un sacco di frammenti e che non sono stati rimontati. Bene: se questa è la cura dimostrata nei confronti del prezioso bene culturale, allora siamo veramente a posto con questi amministratori.
E’ possibile spendere 8.500 euro per togliere delle erbe infestanti in uno spazio come quello del Calvario?
L’affidamento dei lavori è stato effettuato senza una regolare gara , sia pure a trattativa privata, giusto per avere un ‘idea sul prezzo da pagare. Il fatto però veramente strano è che nella relazione non si dice nulla sul costo , cioè nessuno, né il direttore dei lavori, né qualcuno degli uffici tecnici ha scritto nulla sulla congruità del prezzo richiesto. Ciò è molto strano e contrasta a mio avviso con i più elementari principi della spesa pubblica. Insomma non è questo il modo di amministrare il denaro pubblico. Sulla base della relazione presentata non si dovrebbe effettuare il pagamento.
In tutta questa vicenda non si sono però spesi solo 9ooo euro destinati alla ditta Tarentini , ma molto di più. Oltre duemila euro sono stati versati all’architetto Giuseppina Luisa Bruno a cui è stato commissionato il progetto esecutivo degli interventi di pulizia e tutela del Calvario. Poi la Sovrintendenza ha voluto che oltre al progetto dell’architetto Bruno fosse anche preparato un progetto da parte di un restauratore di beni culturali che è stato individuato nella società barese denominata Restauri del sole per la spesa di circa 400 euro. Alla stessa società è stata affidata la direzione dei lavori per oltre duemila euro.. In sostanza si sono spesi circa 14mila euro Ora io voglio farvi riflettere in conclusione sul fatto che nonostante si siano spesi tanti soldi la tutela del bene culturale non si è avuta . A dirlo è proprio la direzione dei lavori quando scrive che i frammenti che si sono distaccati non sono stati rimontati, ma semplicemente accumulati in qualche zona del Calvario. Si può amministrare cosi?
A questo punto, al fine di evitare che si ripeta lo stesso degrado e il costo eccessivo dei lavori, sarebbe necessario che il Calvario fosse quanto prima affidato ad una Associazione Culturale che gestisca la cura e la manutenzione di questo patrimonio artistico.
Arcangelo Durante, già consigliere comunale di Forza Italia
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5 commenti
Angela
gio 5 agosto 2021 05:17 rispondi a Angelami scusi, ma per quale motivo l'amministrazione dovrebbe rispondere alle sue doma? non è che avendo fatto il consigliere ha diritto di interloquire direttamente con l'amministrazione.nde
Lorenzo
gio 5 agosto 2021 04:27 rispondi a LorenzoOra, rispettando il credo Cristiano, ritengo che chi crede, dovrebbe capire che il Calvario, con un pochino di buona volontà, poteva essere pulito a mano, dall' associazione culturale e dai suoi volontari. Mentre i 9.000 € dispensati x pulire la Gioconda, ops il Calvario dovevano essere stanziati x la Guardia Medica alla Marina!! Ecco dove stava la carità Cristiana, nell'aiutare i malati viventi e non le Icone importanti comunque per la fede, ma non indispensabili per curare gli uomini. In verità in verità vi dico che è più facile che un asino voli, piuttosto che chi ha il potere, capisca di potere. Opinione 😜
betty
gio 5 agosto 2021 08:59 rispondi a bettyl'associazione culturale, qualsiasi, non ha i fondi per gestire beni di questo valore storico-artistico
cosimo Malagnino
gio 5 agosto 2021 05:53 rispondi a cosimo MalagninoE non finisce qui , perchè adesso dopo poco più di un mese dalla rimozione di quella specie di separè messo a " protezione " del diserbo , la parietaria che doveva essere " estirpata" è ricresciuta in più punti : basta fare un sopralluogo per vedere !!
Gregorio
gio 5 agosto 2021 01:56 rispondi a GregorioSig Cosimo Ci sarà un altro intervento, ed un altro. Tanto con una latta di Seccatutto e na giornata portiamo a casa qualche spicciolo GALLINA DALLE UOVA D'ORO