Per preparare un pezzo su Manduria, ho cercato nella mia libreria a casa di mia madre qualche volume che ricordavo di avere. Tra questi, è spuntato anche un libro fatto con la scuola ai tempi delle medie. Un “opuscolo”, come lo definivamo, di ben 214 pagine che approfondisce tante cose della città messapica, con scritti, tavole, mappe, disegni fatti dalle tre classi della mia sezione di monumenti, vie, reperti storici come le trozzelle, leggende e fiabe popolari.
A quei tempi ero una delle poche a possedere a casa un computer e fui incaricata di trascrivere decine e decine di pagine. Mio padre dettava e controllava spazi e ortografia, io con due dita scrivevo, facevamo notte. Ho imparato così a scrivere al computer.
Quel libro non ebbe un editore, ma fu stampato e distribuito a noi studenti e agli studenti di una scuola in provincia di Pisa con cui ci gemellarono. Una scuola buona e insegnanti indimenticabili, ma anche tante risate tra amici, le dita sporche di carboncino e molta spensieratezza.
Jessica Niglio
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