Un argomento molto controverso, in questi mesi, sta accendendo la discussione in numerosi comuni nonché in diversi tribunali amministrativi di tutta la Penisola. Stiamo parlando della proroga delle concessioni demaniali fino al 2033.
La disciplina delle concessioni balneari nazionale, in violazione con le direttive europee ha provocato forte incertezza fra le Amministrazioni Locali che si trovano fra la scelta di disapplicare la norma nazionale o rinnovare, come richiesto, le concessioni in essere. La giurisprudenza amministrativa maggioritaria e anche la Corte Costituzionale concorda nel ritenere necessario disapplicare la norma italiana, in virtù della priorità da accordare al diritto europeo, definendo illegittima la norma che dispone il rinnovo fino al 2033!
Anche Manduria versa nella medesima situazione e l’Amministrazione, con l’atto di indirizzo n. 27 del 19/11/2020, si avvia verso la proroga al 2033. Nell’ultimo consiglio comunale i consiglieri del Gruppo Progressista hanno cercato di stimolare la discussione sulle criticità che tale proroga potrebbe produrre, ma come al solito la maggioranza è ferma sulle proprie posizioni, rifiutando ogni collaborazione. Riteniamo invece che la mozione del Gruppo Progressista, a cui ci richiamiamo, andava correttamente verso la costante propensione della giurisprudenza di disapplicare la legge 145/2018 in favore del diritto europeo, utilizzando mezzi che ci traghettino verso una totale riforma della materia. Ne è un esempio la proposta di una “proroga tecnica” di 3 anni che, in questo modo, permetterebbe di tutelare sia le situazioni in essere sia il generale principio di concorrenza.
L’assessore preposto, però, si è trincerata dietro tre sentenze del Tar Lecce, unico tribunale amministrativo d’Italia ad accogliere in parte la proroga estesa al 2033. In realtà, anche queste posizioni stanno trovando pronta risposta dal Consiglio di Stato, che proprio in questi giorni ha evidenziato la diretta applicabilità delle direttive europee in materia di concorrenza sia al rilascio delle nuove concessioni sia alle proroghe delle concessioni in essere, dichiarando espressamente che in tali fattispecie tutte le norme di segno contrario sono affette da invalidità.
Senza scendere in ulteriori tecnicismi, ciò che speravamo era vedere accolto il nostro contributo proposto dal Gruppo Progressista in favore della crescita economica del territorio e introdurre una valutazione ponderata delle scelte alla luce del complesso panorama ma, con questa Amministrazione e con l’Assessore all’Urbanistica sembra sempre di scontrarsi con un muro di gomma, scevri da ogni stimolo esterno. Anche le concessioni, quindi, restano al palo!
Manduria Migliore - Federcivica
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3 commenti
Franco capo
sab 27 febbraio 2021 10:10 rispondi a Franco capoIo non capisco il perché siamo costretti ad avere un lido quando la spiaggia è un dono pet tutti che fra l’altro non ha neanche un introito consistente per il comune
Lorenzo
sab 27 febbraio 2021 07:15 rispondi a LorenzoFa piacere che Manduria Migliore e Federcivica, giustamente chiedono che vengano applicate le leggi europee. Tuttavia colgo l' occasione per ricordare che non solo le spiagge sono soggette a norme Europee. Le Riserve Naturali del Chidro e Salina Monaci, sono SIC ( sito di interesse Comunitario) e attendono da anni il completamento dei confini a mezzo di espropri nonché segnaletica di limite confinazione ben visibile. Guai a ricordarci dell'Europa solo dove ci convive. Opinione
Walter
sab 27 febbraio 2021 10:52 rispondi a WalterGIUSTO SIG LORENZO,,,,, QUESTI OPERANO COSÌ, Visto la loro Età 🤔fin quando arriva l'acqua al mulino tutto va bene(Introito della marina) Il resto è solo fastidio. INCOMPETENTI LA MARINA È UNA RISORSA DA TUTELARE!!!! E NO UNA BANCA DA CUI SOLO ATTINGERE