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Quel sindaco di marzo che sulla lotta al Covid...

Quel sindaco di marzo che sulla lotta al Covid... Quel sindaco di marzo che sulla lotta al Covid... | © n.c.

«Nella situazione in cui ci troviamo (Covid-19), il sindaco è chiamato a dare aggiornamenti quotidiani sulla sua evoluzione, sugli interventi programmati di sanificazione come e quando ed invitare a rimanere in casa». Era il sedici marzo dello scorso anno quando l’allora solo commercialista, Gregorio Pecoraro, scriveva queste cose sui social.

La pandemia non era ancora esplosa a Manduria (i contagiati si contavano sulle dita di una mano) e i partiti si preparavano alle elezioni, rinviate poi per l’espandersi del coronavirus in tutta Italia. Pecoraro si preparava così alla sua candidatura a sindaco e sfoggiava la sua ostentata vicinanza ai manduriani (inclinazione francamente scomparsa una volta eletto sindaco). «Credo che noi manduriani – scriveva ancora l’allora futuro candidato sindaco –, abbiamo il diritto di essere informati da chi ha la responsabilità sulla salute pubblica».

Questi erano i propositi pre elettorali, ma una volta eletto, cosa fa? Chiude le sue porte alla città e all’informazione (solo veline filtrate e annunci inutili su Facebook); si blinda in municipio concedendosi solo telefonicamente ai cittadini che chiedono udienza; costringe anche i suoi assessori (che ubbidiscono volentieri) a fare altrettanto. Zero fatti concreti a difesa della popolazione dalla diffusione del virus, permette ad elementi del suo cosiddetto "gruppo cultura" di proclamarsi negazionista invitando la gente a disubbidire ai decreti anti contaggio del governo, niente sanificazioni delle strade e delle piazze e neanche discorsi di facciata per educare all’uso delle mascherine, egli stesso sorpreso senza durante attività pubbliche.
Ma la vera opera d’arte dell’era Pecoraro, è la sua recente decisione di nascondere i dati sulla diffusione del virus «per non ingenerare confusione e far perdere ulteriormente di credibilità ai report Covid». Ma come? Non era un dovere di un sindaco (a marzo) «dare aggiornamenti sulla evoluzione del Covid?». E non era un diritto dei manduriani (sempre a marzo) «essere informati da chi ha la responsabilità sulla salute pubblica?». Ed era o no sempre marzo quando il sindaco aveva il dovere di programmare «gli interventi di sanificazione» e «invitare a restare in casa?». Parole sue, sindaco. A marzo.

Caro sindaco Pecoraro, quando lei, a marzo, preparava la sua campagna elettorale, i manduriani contagiati erano ancora quattro, nessuno ancora era morto di Covid, l’ospedale Marianna Giannuzzi era un ospedale per tutti, nessuna scuola era stata chiusa per Covid, nessun bambino era stato contagiato dal virus, il 118 aveva medici e infermieri sulle ambulanze.

Ora, volendo fare un paragone tra quello che non avrebbe fatto a marzo la commissione straordinaria da lei criticata di inefficienza (avendo solo 4 contagiati) e la situazione di oggi in cui i contagiati sono almeno 100 volte tanto, decessi che non si contano, bambini contagiati, ospedale Covid, tracciamento dei contagi fuori controllo, scuole chiuse e via dicendo. Cosa dovrebbero pretendere da lei i manduriani oggi che è lei il loro sindaco?

Va bene che in campagna elettorale è consentito dire tutto, ma un po’ di coerenza da parte sua i manduriani la meritiamo. Si rilegga quello che scriveva a marzo e dia ai manduriani quel sindaco che prometteva di essere. Grazie.

Nazareno Dinoi

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5 commenti

  • Manduriano
    dom 24 gennaio 2021 01:08 rispondi a Manduriano

    Nazareno, carissimo Direttore articolo ben fatto ma soprattutto veritiero. Mi auguro che i cittadini Manduriani capiscono chi, ahimè, hanno scelto.

  • Manduriano
    dom 24 gennaio 2021 01:05 rispondi a Manduriano

    Dobbiamo ancora sopportarlo per altri anni ma con la certezza che non ci sarà più tra i piedi, e neanche il gruppo dei giovani che lui ha costruito sarà rieletto. Onore a chi non ha ceduto a candidarsi a suo favore, a chi non si è fatto infinocchiare della sua pregressa esperienza... meglio restare cittadino onesto e normale che non incompetente amministratore.

  • Manduriano
    dom 24 gennaio 2021 01:03 rispondi a Manduriano

    pecoraro COERENZA ZERO. ha preso in giro i manduriani in campagna elettorale facendosi eleggere e ora fa il padre padrone in una dittatura assoluta. Un sindaco assente, che da voce solo a chi è come lui, con lui, gente che si adattano al loro padrone (consiglieri e assessori, staff, portavoce, assistente personale) che non ascoltano e non vedono i problemi della città. E' l'uomo dell'apparenza l'importante che l'orologio, il braccio delle statua è stato sistemato, che è in perfetta sintonia con preti e vescovi, il resto aspetta.... e la città ha tante esigenze e priorità. Lui stesso che ha scritto (non da sindaco) certe cose e oggi che è sindaco fa l'esatto CONTRARIO. Mi dite che personaggio è? Che coerenza ha? Che serietà ha? La risposta è visibile da tutti....

  • FDB
    dom 24 gennaio 2021 12:12 rispondi a FDB

    Sembra, e non solo a Manduria, che un altro virus attacca e risiede nelle sedi istituzionali così che prima di entrarci si parli e si agisca in un modo ma appena vi si mette piede cambiano sia il dire ma soprattutto il fare degli insediati di turno.

  • cittadino
    dom 24 gennaio 2021 10:21 rispondi a cittadino

    evviva la "COERENZA" ...cosa non si fa (o si dice) per una poltrona....

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