La crisi di governo dal mio punto di vista | © n.c.Domenica, 17 gennaio. Dopo una lunga pausa, frutto anche dell'incertezza personale riguardo al continuare o meno questo mio impegno settimanale, torna oggi la rubrica "Mentre Tutto Scorre", sempre sulla Voce di Manduria. In questo appuntamento, l'argomento in questione sarà la "crisi del governo" innescata dalla mossa di Matteo Renzi, leader di Italia Viva con le dimissioni delle Ministre Bellanova e Bonetti.
Questo scritto, non intende entrare nel merito di tale decisione, per evitare di essere tacciato di prendere la posizione di un partito piuttosto che di un altro, vuole soltanto offrire una riflessione su ciò che sta accadendo. Sappiamo bene che in questo momento il Paese avrebbe bisogno di tutto, tranne che di una crisi politica, mi sembra anche piuttosto scontato e banale affermarlo. Tutto questo sta avvenendo quando siamo ancora nel bel mezzo di una emergenza sanitaria che ci accompagna ormai da un anno e per il quale l'esecutivo si sarebbe potuto muovere molto meglio di come ha fatto e sta facendo tuttora.
Questo, si può dire? Ad esempio, in questa giornata è entrato in vigore l'ennesimo DPCM che ridetermina i vari colori delle zone di rischio fino al 5 marzo prossimo. Mai, nessun altro decreto ha avuto una validità così lunga. Per carità, per quanto mi riguarda ogni scelta che viene presa è utile se serve per porre un freno all'avanzata del Virus e delle sue varianti. Da me, non sentirete mai una lamentela perchè sono chiuso in casa, sono giovane anch'io, ma non ho questo tipo di frustrazione. Ve lo garantisco. Ma al tempo stesso, mi domando: è lecito muovere delle critiche all'attività del Governo? Personalmente, credo di sì. Non fosse altro che siamo in una democrazia. Non so voi, ma a me tutti questi cambi repentini di colore rischiano di farmi diventare daltonico. Ed è qui, che mi sorge spontanea un'altra domanda (come direbbe il buon Lubrano): questo è il modo migliore possibile, per gestire una pandemia mondiale di questa entità? Ho qualche dubbio... Il momento della crisi sarà stato sicuramente sbagliato, ma è altrettanto vero che le criticità in cui naviga il Governo sono innumerevoli. Ed è giusto, metterli in luce.
Al dì là di quello che può essere il proprio pensiero politico. Bisogna essere onesti, ogni tanto. Domani e martedì, il presidente del Consiglio porterà la Crisi in Parlamento per verificare se ci sono i numeri necessari per continuare a governare chiedendo aiuto ai cosiddetti Responsabili. Infatti, queste sono ore frenetiche per andare a caccia di voti utili, con manovre discutibili di lontana berlusconiana memoria. Niente male, insomma. Nulla vieta, essendo la nostra una repubblica parlamentare, di andare alla ricerca di altre maggioranze per proseguire questa legislatura, ma è giusto attaccarsi ad un voto in più o in meno per governare, soprattutto in una situazione come quella attuale? Ce lo possiamo permettere? La strada scelta, è questa. E mi porta ad interrogarmi, con un'altra domanda: se riuscisse a cavarsela, saremo in grado di gestire al meglio i tanti soldi del Recovery Fund, con un Governo a mezzo servizio? Dubito. Come vedete, i quesiti sono tanti. E forse andando nel merito la decisione maturata da Italia Viva, non è così sconsiderata. Nell'epoca del Covid, dobbiamo volerci più bene tra di noi evitando di esporci a rischi e sperare anche che la nostra politica torni a volere bene al proprio Paese ed agisca come si deve. In fretta, ma con consapevolezza. Mentre Tutto Scorre... la situazione sanitaria non accenna a migliorare, gli italiani aspettano risposte sul loro futuro (lavorativo ed economico) che difficilmente avranno in breve tempo, si può veramente considerare un'eresia ipotizzare un cambio alla guida di Palazzo Chigi, con una figura istituzionalmente diversa da quella attuale che ha già sprecato malamente ben due occasioni? In bocca al lupo, Cara Italia. Ne hai ancora tanto bisogno, perchè sono rimasti in pochi a fare davvero il tifo per te.
Claudio Rimoli
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